ItaliaOggi, 27 settembre 2019
In Sardegna è arrivato il reddito di residenza
A Villasalto si conoscono tutti. Situato nel Sud della Sardegna, nell’estrema provincia di Cagliari, è uno di quei paesi in cui una nuova nascita è una notizia. Perché dagli anni 80 la popolazione di Villasalto si è dimezzata. Sino ad arrivare a poco più di 1.000 abitanti. Per questo, con l’intento di combattere lo spopolamento, rilanciare l’economia e creare occupazione, l’amministrazione comunale ha introdotto il reddito di residenza. Con un assegno da 700 euro al mese per cinque anni destinato alle famiglie composte da almeno tre persone, delle quali un figlio minorenne.Il sindaco di Villasalto è Paolo Maxia, eletto nel 2016 con una lista civica. È stata la sua giunta, con un primo bando che sarà reso pubblico entro il 31 ottobre, a introdurre il reddito di residenza. Con l’importo mensile che, da 700 euro per i nuclei familiari composti da tre persone, scenderà a 500 per i single e le coppie, con un incremento già previsto in caso di nascita di un figlio.
Gli uffici comunali, sulla pagina di Facebook di Villasalto, hanno parlato di «misura unica nel suo genere che sta per essere lanciata dall’amministrazione. L’iniziativa intende fronteggiare lo spopolamento e dare luogo ad alcune iniziative che contrastino la diminuzione degli abitanti, l’invecchiamento della popolazione e il rischio di perdita di altri servizi pubblici per dare avvio a un’inversione della tendenza attuale, creando aspettative positive per il trend demografico e per l’economia villasaltese».
In alcuni paesi sardi, come a Ollolai, in provincia di Nuoro, i sindaci si sono affidati al progetto della case a un euro. Un altro provvedimento, diffuso in vari centri italiani, per combattere lo spopolamento. A Villasalto, invece, la giunta Maxia, in tempi di reddito di cittadinanza, ha introdotto il reddito di residenza. Per sostenere le famiglie e per ricreare quel lavoro che, con la chiusura di una miniera una trentina di anni fa, oggi scarseggia.
«In tutti questi anni», si legge ancora sul profilo social del Comune, «c’è stata una notevole diminuzione della popolazione, che in un arco temporale di un trentennio è calata da quasi 3.000 a 1.030 abitanti, oltre alla diminuzione delle attività economiche, mentre si sono perse quasi tutte quelle artigiane, terziarie e alimentari, la soppressione della scuola secondaria di primo grado, degrado delle abitazioni lasciate semiabbandonate e la riduzione del numero degli alunni frequentanti le scuole dell’infanzia e la scuola primaria a un numero che ormai non garantisce il prosieguo del servizio scolastico offerto».
«La giunta ha stabilito che l’entità del contributo sia di 700 euro mensili per cinque anni per i nuclei familiari comprendenti almeno tre unità, di cui una data da un figlio minore, e di 500 euro per i nuclei familiari di una o due unità, incrementabili a 700 nel momento della nascita di un figlio.
Il bando e tutta la documentazione per inviare la richiesta saranno pubblicati entro il 31 ottobre». Quando a Villasalto, grazie all’iniziativa del Comune, potrebbero finalmente vedersi volti nuovi.