Corriere della Sera, 26 settembre 2019
L’imbonitore Paanzironi
Dopo le polemiche suscitate per la partecipazione di Adriano Panzironi a Live – Non è la D’Urso (per l’ascolto, Barbara è pronta ad abbattere ogni barriera, non solo del buon gusto), ho passato un pomeriggio a seguire il santone della dieta Life 120. Panzironi si presenta come un guru, capelli lunghi alla Casaleggio padre, occhialini, posa ieratica, un intervistatore steso come un tappetino (Benedetto Dionisi), una capacità di sedurre e proporre i propri prodotti pari, se non superiore, a Wanna Marchi.
I fratelli Panzironi, il guru e Roberto, sono imprenditori che vendono integratori alimentari: non contenti di pubblicare libri che esaltano la loro dieta, hanno inventato un format televisivo (Il cerca salute), che è una televendita mascherata da informazione scientifica.
In più, continua ad andare in onda il raduno organizzato al PalaEur di Roma, dove il guru, fra gli applausi dei sostenitori, si è lanciato anche in proclami su come «cambiare la medicina». Il trucco, se così si può chiamare, è questo: la dieta Life 120 mette al bando tutti i carboidrati, la frutta ricca di zuccheri, persino le verdure contenenti fibre insolubili. Certo che si dimagrisce, ma che i beveroni dei fratelli Panzironi sostituiscano il fabbisogno del nostro organismo è tutto da dimostrare. La cosa più grave è che Panzironi promette benefici che vanno oltre la dieta, come la sconfitta di alcune malattie (furbescamente, però, ci sono didascalie veloci che invitano a consultare il medico curante). La figura dell’imbonitore ciarlatano è pre-televisiva.
Nell’Elisir d’amore c’è la figura di Dulcamara, il medico ciarlatano che spaccia vino comune per filtro amoroso. I francesi hanno inventato la figura del bourreur de crâne, colui che riempie la testa di bufale. La tv ha moltiplicato l’uditorio e reso più facile l’inganno ma, si sa, il mondo è pieno di truffatori e di gente che ama farsi truffare.