Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  settembre 24 Martedì calendario

Diritto & Rovescio

Presentato dal governo francese (che è stato, al riguardo, il più sollecito ed entusiasta in Europa) come il «carburante alternativo» alla benzina e al diesel, il Gas naturale liquefatto (Gnl) si è diffuso rapidamente. Certa di contribuire al disinquinamento dell’ambiente, l’Unione europea ha generosamente sovvenzionato i terminali dei gasdotti. Per ridurre l’effetto serra è scattato anche un piano che si propone di moltiplicare per dieci il numero dei distributori di Gnl tra il 2018 e il 2028. Senonché, nel frattempo, l’Ong europea Transport&Environment (T&E) ha dimostrato che i camion a Gnl, non solo non fanno meglio dei diesel, in termini di emissioni di Ges, ma iniettano anche nell’atmosfera più gas tossici dei camion che circolano a diesel. Insomma, sono stati fatti grandi investimenti che non servono a niente. Ma a qualcuno servono pure. Anche se non all’atmosfera e, quindi, ai nostri polmoni.