ItaliaOggi, 21 settembre 2019
La montagna più alta ora non lo è più (per colpa del cambiamento climatico)
È come se il Monte Bianco perdesse il suo primato e dal giorno alla notte scoprissimo che non è più la vetta più alta del nostro Paese (e anche d’Europa). Nei giorni scorsi gli svedesi hanno vissuto proprio questo: quella che hanno sempre considerato la montagna più alta della nazione non lo è più. Rispetto agli anni sessanta il monte Kebnekaise, che si trova all’interno del Circolo polare artico, ha perso 24 metri. Tutta colpa del cambiamento climatico e dell’effetto che il riscaldamento globale ha sui ghiacciai anche a queste latitudini. Il picco meridionale del ghiacciaio del Kebnekaise ora si trova a 2.095,6 metri, l’altezza più bassa mai misurata per questa vetta, ma soprattutto 1,2 metri al di sotto del picco settentrionale roccioso della montagna, che ora svetta a 2.096,8 metri. Roba da far riscrivere i libri su cui studiano Greta Thunberg e i giovani studenti svedesi.«Per la prima volta dal 1880 possiamo affermare con certezza che il picco meridionale è più basso di quello settentrionale», ha spiegato alla Cnn Gunhild Ninis Rosqvist, professore di geografia dell’Università di Stoccolma. «Lo scorso anno lo sospettavamo, ma ora l’abbiamo misurato al termine della stagione di scioglimento del ghiacciaio, il 3 settembre, utilizzando una tecnologia Gps con un margine di errore di pochi centimetri. Negli ultimi cinquant’anni l’altezza della cima meridionale del Kebnekaise è diminuita di 24 metri: è allarmante. Ma ancora più preoccupante è stato il fatto che, negli ultimi dieci anni, il tasso di fusione del ghiacciaio è stato di un metro all’anno. Le temperature estive sono aumentate – ha aggiunto il professore – ma in realtà sono aumentate le temperature di tutto l’anno... anche gli inverni si stanno riscaldando. Ciò che sta succedendo al Kebnekaise è rappresentativo per tutti i ghiacciai della Scandinavia, è il simbolo dello scioglimento dei ghiacciai, tutti stanno fondendo molto rapidamente».
La Svezia ha registrato i suoi mesi più caldi nel maggio e nel luglio del 2018 – riporta il quotidiano britannico Guardian – con temperature salite di oltre 10°C al di sopra della media. Sebbene il luglio scorso non sia stato così caldo, nel villaggio di Markusvinsa, nell’estremo Nord del Paese, si sono registrati 34,8°C il 26 luglio: la temperatura più alta mai rilevata a Nord del Circolo polare artico in Svezia.
Beh, si potrebbe pensare che un inverno parecchio nevoso e un po’ di freddo potrebbero sistemare le cose, consentendo alla vetta svedese di riconquistare il suo primato, ma Rosqvist sgombra il campo da facili illusioni: un po’ di caldo estivo farebbe sciogliere tutto e il destino, conclude l’esperto, sembra segnato per i ghiacciai.