La Stampa, 23 settembre 2019
Biografia di Elizabeth Warren
Elizabeth Warren ha scavalcato Joe Biden nei sondaggi, per la prima volta dall’inizo della campagna presidenziale americana. Per ora il sorpasso è avvenuto solo in Iowa, ma è un dato molto importante, perché questo è lo Stato dove si terrà il primo caucus delle primarie democratiche nel febbraio del 2020. Quindi potrebbe rappresentare il segnale di un cambiamento nella dinamica delle elezioni, anticipando la fine dello status di front runner per l’ex vice presidente.
Il sorpasso
Secondo il sondaggio realizzato dal consorzio Des Moines Register/Cnn/Mediacom Iowa Poll, Warren ha il 22% delle preferenze contro il 20% di Biden. Sanders è terzo con l’11%. Significa che i militanti più progressisti del partito, decisivi per la vittoria nel voto midterm del 2018, stanno abbandonando il senatore del Vermont, loro campione nella sfida contro Hillary Clinton del 2016, per confluire sull’ex professoressa di Harvard.
La notizia arriva mentre Biden è protagonista di uno scontro frontale col presidente Trump, accusato di aver chiesto al collega ucraino Zelensky di indagare sulle attività a Kiev del figlio di Joe, Hunter, per far deragliare la campagna del padre. Biden ha chiesto di investigare, prospettando l’impeachment. Un’escalation forse legata alle cattive notizie ricevute dall’Iowa.
Il motivo per cui Warren sale nei sondaggi e attira sempre più elettori ai comizi, sta nella profondità e radicalità delle sue proposte. È donna, poco più giovane di Biden e Sanders, ma dimostra energia e competenza che hanno la capacità di alimentare la passione di chi sogna di rovesciare Trump da sinistra.
Elizabeth si presenta come una signora dell’elite, ma ha una storia personale complessa. È nata ad Oklahoma City nel 1949, in una famiglia che lei ha definito «aggrappata al bordo della classe media». Povera, in realtà. Il padre faceva il rappresentante di commercio, ma dopo un infarto era finito a fare le pulizie in un edificio. Lei era un fenomeno a scuola, e aveva ottenuto una borsa di studio per andare alla George Washington University. A 19 anni però aveva abbandonato gli studi per tornare a casa, sposarsi, e contribuire a pagare i conti della famiglia lavorando. Il pallino dello studio però le era rimasto in testa. Si era iscritta e laureata alla University of Houston, e poi alla scuola di legge alla Rutgers University. Da li in poi la sua ascesa accademica era stata irrefrenabile: University of Houston, University of Texas di Austin, University of Pennsylvania, Harvard. Per entrare aveva usato le presunte origini indiane della sua famiglia, che Trump ha sfruttato per soprannominarla Pocahontas. Lei ha risposto facendo un test del Dna che dimostra un lontano collegamento con i Cherokee, ma poi ha chiesto scusa, ammettendo di aver sbagliato. L’unico vero neo personale, che Donald sfrutterebbe nella sfida.
Il legame con Obama
Dopo la crisi del 2008 Obama l’aveva scelta come presidente del Congressional Oversight Panel del Troubled Asset Relief Program, che aveva stanziato 800 miliardi di dollari per salvare gli Usa. Quindi aveva creato il Consumer Financial Protection Bureau. Su questi incarichi ha costruito la carriera politica, diventando nel 2012 il primo senatore donna del Massachusetts.
Dopo il suo comizio del 16 settembre scorso a Manhattan, sono stato invitato ad un incontro per l’addestramento dei militanti, i dirigenti nazionali della campagna hanno spiegato i punti centrali del programma: patrimoniale per chi possiede oltre 50 milioni di dollari, con tassa di 2 centesimi per ogni dollaro posseduto; bando delle lobby di corporation come quelle di armi, energia, prigioni private, che si comprano il governo con le donazioni; stop ai finanziamenti privati della politica e creazione di un sistema per il finanziamento pubblico delle elezioni; chiunque si candiderà, dovrà pubblicare la dichiarazione dei redditi; stop alla corruzione, inclusa la nomina di ricchi donatori come ambasciatori; Green new deal, il piano ambientalista più radicale; Medicare for all, ossia sanità pubblica all’europea; asilo e università pubblica gratuiti per tutti; cancellazione dei debiti per i prestiti agli studenti universitari; il primo giorno alla Casa Bianca ordine esecutivo per annullare il pay gap per le donne nere. Una rivoluzione, che terrorizza Wall Street, ma sta trasformando Warren nella rivale più pericolosa di Trump.