il Fatto Quotidiano, 21 settembre 2019
I comitati di Renzi non rispondono al telefono
Sarà pure “Italia viva”, ma i Comitati d’azione civica che dovrebbero animarla sembrano piuttosto privi di vita, perlomeno online. La novità introdotta da Renzi dopo la Leopolda 2018 in teoria dovrebbe dare i suoi frutti a livello territoriale: oltre mille comitati e una partecipazione in continua crescita, a sentire i renziani. Ma se si indaga sul web, da sempre la nuova frontiera dei rampanti fan di “Matteo”, ci sono più ombre che luci. Parecchie ombre. Il motivo è facile scoprirlo: la maggior parte dei comitati formatisi finora non consente agli utenti digitali di accedere alle informazioni, a partire dal sito Internet ufficiale, che li raccoglie tutti. Pur menzionando il nome del coordinatore e l’indirizzo della sede, mancano numeri di telefono e email. Anzi, in più del 70% dei casi, il link di contatto che compare in fondo alle pagine di ciascun comitato riporta alla pagina stessa.
Appare invece più semplice la localizzazione territoriale, grazie ad una mappa interattiva che permette anche di distinguerne a livello cromatico le peculiarità: infatti i comitati si dividono secondo i 7 valori base individuati da Renzi: “L’Europa, la Democrazia rappresentativa, la Crescita economica, il Sapere, la Giustizia, il Vero, la Società aperta”. La situazione quindi si complica notevolmente se si prova a cercare un dialogo diretto con i singoli comitati. Questi sono risultati da un’indagine svolta dal Fatto contattando 40 gruppi, ossia quelli di cui si è riusciti a reperire le informazioni di contatto online. Le risposte sono state solo 10, di cui 2 dai comitati europei di Londra e Bruxelles. E tutte le conversazioni si sono tenute su Facebook, su cui è più facile trovare le pagine dedicate. Nessuna replica è pervenuta tramite email. Tendenzialmente gli organizzatori sono cordiali e si percepisce l’entusiasmo per la causa e la voglia di coinvolgere sempre più persone nella nuova avventura renziana. Sebbene, numeri (purtroppo limitati) alla mano, in media siano composti da 5/6 persone, il minimo.
A dare un quadro completo del funzionamento dei comitati a livello globale è Ileana Piazzoni, di Società aperta Genzano di Roma: “Per aderire non ci sono limiti di età, fatto salvo che per iscriversi occorre fare richiesta ed essere accettati da un comitato, oppure ricevere un invito dal coordinatore del comitato stesso. In entrambi i casi si riceve un link sulla propria mail, da cui si accede alla donazione di un minimo di 5 euro, da effettuarsi esclusivamente con pagamento via web. In alternativa, si può aprire un proprio comitato, che diventa attivo al raggiungimento di un minimo di 5 membri”. Una procedura in apparenza lineare, che consentirebbe di coinvolgere tutti.
Vitaliano Caracciolo, coordinatore del comitato Società Aperta di Catanzaro descrive come funziona internamente una singola struttura locale. “In città sono stati creati due comitati. Il mio è composto da 5 membri, età dai 35 in su”, spiega e rispetto al futuro scrive: “Intanto parteciperemo alla Leopolda 10 a Firenze, dal 18 al 20 ottobre. Penso che dopo avremo le idee più chiare sul nuovo soggetto politico”.
Ma anche dall’altra parte dello Stivale c’è fermento tra i renziani. Il Comitato vero Bolzano alterna le attività online a quelle sul territorio, curando una serie di incontri per avvicinare e informare a livello locale. All’attivo ha 8 membri, un numero che però è destinato a crescere. Nel comitato l’età media è 40 anni, ma è gestito dal più giovane di loro, il 21enne Marco Forte, che al telefono racconta: “Il primo gruppo è nato a Trento, ma appena ho potuto ne ho formato uno qui a Bolzano, dove ci sono molti sostenitori di Renzi. La nostra è iniziata come una battaglia civica, per cambiare le cose senza legarsi ad un partito col tesseramento. Chi si iscrive oggi invece sa che sarà la base di Italia Viva”. Oltre ai pochi “virtuosi” del web, però, ci si trova davanti a delle situazioni quasi paradossali: dai link di contatto che portano a pagine o blog personali, a profili Twitter su cui però non è possibile inoltrare alcun tipo di messaggio, allo stupore di ritrovarsi inaspettatamente sul sito di una società ingegneristica, uno studio legale o addirittura di un hotel. Quando gli si chiede perché molti altri gruppi invece non si siano dotati di siti o pagine ad hoc, Forte spiega: “Solo negli ultimi due giorni sono arrivate richieste per 350 nuovi comitati. Tanti vogliono partecipare, ma quando il partito si strutturerà, si partirà dalle certezze. Il fattore meritocratico, l’efficienza e il dinamismo saranno premiati”.
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