ItaliaOggi, 19 settembre 2019
La Corea del Sud boicotta la birra giapponese
La Corea del Sud boicotta la birra giapponese. Le vendite di marchi emblematici, come Asahi, Kirin, Sapporo, Suntory, sono crollate del 97% in agosto, a causa delle tensioni diplomatiche fra i due paesi. I produttori nipponici, che nell’agosto 2018 avevano esportato per 7,57 milioni di dollari (6,8 milioni di euro), si sono dovuti accontentare, per lo stesso periodo di quest’anno, di 223 mila dollari. Praticamente un’inezia. Secondo le stime dell’Istituto coreano di promozione delle statistiche commerciali, lo scorso anno il Giappone è sceso dal primo al tredicesimo posto nella classifica degli importatori, a tutto vantaggio delle birre olandesi, belghe e anche cinesi. Lo scorso luglio Tokyo aveva deciso di limitare le esportazioni dei prodotti chimici necessari alla produzione di chip e schermi degli smartphone di cui necessitano i gruppi coreani. Si è trattato di una rappresaglia dopo la decisione dei tribunali coreani che avevano ingiunto al Giappone di accordare indennizzi ai lavoratori forzati coreani durante l’occupazione giapponese.