La Stampa, 18 settembre 2019
Italia Viva era lo slogan di Veltroni nel 2008
La storia del Pd, vista da Matteo Renzi, è un po’ come il maiale: non si butta via nulla. E in epoca di educazione al riciclo, l’ex rottamatore è tornato nell’officina del partito che ha appena abbandonato per vedere che pezzi avanzavano. E così si è ritrovato a battezzare la sua nuova creatura con il nome “Italia Viva”, che a tutti suonerebbe immediata con le parole invertite, come un grido di libertà, di rivalsa patriottica o come una canzone di Francesco De Gregori. Eppure nel Pd, appena Renzi ha svelato il nome del gruppo che sogna di farsi movimento e poi partito, subito è suonato all’orecchio un ricordo. 2008: lo slogan scelto per la campagna di Walter Veltroni è: “L’Italia Viva”. Anzi sul pullman che lo porterà per 45 tappe lungo tutte le province italiane campeggiava quella scritta con accanto la W, di Walter ma anche di Viva. E quale sarà lo slogan scelto da Renzi per le primarie del 2012 contro Pier Luigi Bersani? “Viva l’Italia Viva”, con il blu e il rosso che faceva un po’ americano. In realtà “Viva l’Italia Viva” è la seconda opzione, che a metà corsa per la guida del Pd sostituì il più suggestivo “Adesso!”, a sua volta copiato da Dario Franceschini che lo usò da candidato alle primarie tre anni prima. E così di plagio in plagio, Renzi non ha mai perso il vizietto della scopiazzatura, fino alla frettolosa scelta dell’ultimo nome. Anche perché il penultimo – Azione Civile – era la sigla del partito guidato da Antonio Ingroia che da buon ex magistrato ha sintetizzato la mania di Renzi in un reato: «È un tentativo di furto».