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 2019  settembre 18 Mercoledì calendario

Diritto & Rovescio

Brunello Cucinelli, da Solomeo (Umbria), è un grande industriale della moda che esporta in tutti i paesi e non avverte la recessione. Pone al centro della sua attività l’uomo. Di solito, chi espone questo principio, o è falso, o finisce a gambe all’aria. Cucinelli lo pratica e resta più che mai solido sui piedi. Anzi, cresce ininterrottamente da troppi anni. Pur essendosi quotato in borsa, dice: «Lasciamo stare l’America. Io sono nato a Castel Rigone, a 5 chilometri da qui. Mia moglie Federica è di Solomeo. Sono legato alla mia terra, non sono come i miei amici della Silicon Valley che aprono e chiudono le loro aziende dopo averle portate al top. Io vorrei che la mia fabbrica restasse in Umbria per almeno 200 anni. Non so se sarà possibile, ci proverò». Contro i mondialisti esagitati, Cucinelli è glocalista (globale e locale, come diceva Piero Bassetti). Ama il suo paese e capisce il mondo intero.