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 2019  settembre 14 Sabato calendario

La Germania difende il cittadino

Servono sempre milioni o miliardi di euro per le riforme? Non è necessario andare in rosso per migliorare la vita quotidiana dei cittadini, cioè degli elettori. I verdi, sette anni al governo con Gerhard Schröder, non riuscirono a chiudere le centrali atomiche, ma il pragmatico leader e ministro degli esteri Joschka Fischer riuscì con una legge a bloccare l’invasione della plastica, sia pure in minima parte. Ogni consumatore oggi può ottenere il rimborso del Pfand, il deposito, sulle bottiglie di plastica e sulle lattine di birra o di Coca ovunque le abbia comprate, a Monaco, o Amburgo, o a Berlino. In ogni supermarket e in molti distributori di benzina si trovano macchine in cui buttarle e ottenere il rimborso. Se si lasciano per strada, ci pensano i clochard e i bambini a raccoglierle per guadagnare qualche euro.La Große Koalition, pur tra tanti problemi interni e esterni, dai populisti che stanno per conquistare l’est e i capricci di Trump, hanno varato un’altra piccola legge. I contratti telefonici, o per la luce, l’abbonamento a un fitness center o a un giornale o una rivista non avranno più come oggi è abituale una durata di due anni. Al massimo un anno, e se ci si dimentica di disdirlo alla scadenza non viene prolungato automaticamente per un altro anno. Al massimo per tre mesi, e potrà essere disdetto con il preavviso di un mese. Costo per le casse dello Stato uguale a zero.
Altra riforma fondamentale: i contratti stipulati telefonicamente non avranno alcun valore se non confermati su carta. Basta con le truffe in cui non cadono soltanto gli anziani. E si vogliono anche limitare i costi per le procedure di pagamento degli utenti morosi per i debiti modesti. Ne approfittano le società di riscossione che pretendono parcelle di centinaia di euro per riscuotere bollette di pochi euro.
Io ho cambiato casa a Roma, ed è iniziato un incubo per trasferire il mio abbonamento telefonico durato sette mesi. Eppure l’inquilino del mio nuovo appartamento, un amico, aveva un contratto con la stessa società. Sarò un analfabeta tecnologico, ma ritengo che sarebbe bastato un clic per cambiare in un minuto il nome dell’abbonato. Mi hanno reso la vita difficile, poco male, ma se avessi avuto un negozio o uno studio professionale avrei rischiato il fallimento. Quanto influiscono sul pil questi e altri disservizi, senza contare il tempo perduto?
Mi chiedo perché non si riesca a imitare la Germania in queste piccole riforme. Forse semplicemente perché la ministra per la tutela dei consumatori, la socialdemocratica Christine Lambrecht, non ha timore ad affrontare le grandi società. Sarò il solito maligno disfattista? In questi sette mesi ho parlato inutilmente con call center, a spese mie. Ho fatto la conoscenza con ragazzi e ragazze a Lecce, Napoli, Roma. Tutti educati e impotenti, e presumo disperati.
Anche con Tirana, ma in questo caso la voce anonima al computer mi avvertiva che avrei potuto rifiutarmi di conversare con la giovane albanese di turno. Perché mai? Non è una forma più o meno occulta di razzismo? Tra l’altro la ragazza parlava sempre un ottimo italiano. Invece di copiare (male) il reddito di cittadinanza alla tedesca perché non si copia un’altra iniziativa del governo di Frau Angela, dovuto per la verità agli alleati socialdemocratici, la paga minima oraria, salita adesso a poco più di nove euro? I ragazzi dei call center sarebbero meno disperati.