ItaliaOggi, 14 settembre 2019
Diritto & Rovescio
Il filmato diffuso ai media dalla Polizia reca la scritta: «Si sconsiglia la visione a coloro che non tollerano scene di violenza». Questa precauzione è motivata. La sequenza infatti riprende l’aggressione, da parte di un violento, di una signora di 55 anni e di una donna di 25, in pieno giorno, in un sottopasso con molta gente a Lecco. L’aggressore è un africano con permesso di soggiorno. Ma non è questo il punto. Potrebbe essere anche di Abbiategrasso che non cambierebbe nulla. L’energumeno, senza far presagire nulla, tira, a freddo, un pugno in pieno volto alla prima signora che atterra come se fosse un sacco di patate (prognosi di 30 giorni). Poi travolge la seconda donna come se fosse un birillo di bowling e la stende esanime con la testa a un cm dalla parete. È chiaro che l’energumeno se ne intende di boxe. Arrestato, viene assegnato agli arresti domiciliari. Da cui, come si sa, evade chiunque. Ma questo, che forse è pazzo, e soprattutto è molto pericoloso, non poteva essere incarcerato? Così si aspetta, a tutela dei cittadini? Salvo poi lamentarsi che hanno paura. Come se la paura fosse una colpa.