La Stampa, 15 settembre 2019
Oltre 250 morti sulle montagne italiane nel 2019
Sono oltre 250 i morti sulle montagne italiane, in particolare le Alpi, dall’inizio del 2019. Valanghe, ma soprattutto cedimenti di appigli alla roccia e improvvise disattenzioni sono le cause principali degli incidenti. L’ultimo è avvenuto venerdì – i corpi dei due alpinisti morti sono stati recuperati ieri – sulle Pale di San Martino, maestoso ed elegante gruppo montuoso di corallo nel Trentino orientale. A perdere la vita due escursionisti veneti, entrambi padovani. D’altra parte, la percentuale maggiore di incidenti riguarda proprio gli escursionisti, ovvero coloro che effettuano tour in alta montagna o gite da rifugio a rifugio con passaggi in roccia. Nella statistica nazionale, ancora in corso di aggiornamento, vengono presi in considerazione anche gli incidenti ai «fungaioli», quelli che s’inoltrano nel bosco dopo una forte pioggia o in specifici periodi dell’anno e che s’infortunano o vengono colpiti da malori.