Corriere della Sera, 14 settembre 2019
Demi Moore fu violentata a 15 anni
Demi Moore parla del suo doloroso passato, dall’infanzia «nomade», segnata dal tentativo di suicidio della madre, alla violenza subita a 15 anni; dalla sofferenza per l’aborto spontaneo quando frequentava Ashton Kutcher alle ricadute nella dipendenza da alcol e droga.
A 56 anni portati magnificamente, Demi Moore, diva-icona del cinema anni 80 e 90, si è messa a nudo (modalità in cui appare anche sulla copertina del numero di ottobre di Harper’s Bazaar Us, quasi 30 anni dopo la «scandalosa» cover col pancione su Vanity Fair) nella biografia Inside Out, in uscita il 24 settembre, in cui svela non solo la parte più luminosa della sua vita – la carriera a Hollywood, i suoi matrimoni con gli attori Bruce Willis e Ashton Kutcher —, ma anche le zone buie che ha sempre cercato di proteggere.
«Volevo che il pubblico mi vedesse finalmente come sono, senza barriere né artifici» la rivelato la star di Ghost in una intervista al New York Times, che ha pubblicato in anteprima alcune anticipazioni. Come quella in cui l’attrice racconta l’infanzia trascorsa attraversando l’America, in balia, con il fratello, dei capricci dei suoi genitori, che amavano la «vita nomade». Una giovinezza «finita bruscamente» quando si trovò a salvare la madre da un tentativo di suicidio: «Mio padre le teneva aperta la bocca e mi diceva cosa fare per togliere le pillole che aveva ingoiato».
Uno stupro subito a 15 anni causerà quel conflitto col suo corpo e con l’immagine di sé che la porterà a lottare, negli anni, contro disturbi alimentari e abuso di droghe e alcol. E l’alcol è la ragione per cui, al sesto mese di gravidanza, perderà la bambina che aspettava da Ashton Kutcher: l’avrebbero chiamata Chaplin Ray. Demi, che aveva 42 anni quando nel 2005 sposò Kutcher, che ne aveva 27, si sottopose a cure per rimanere di nuovo incinta, ma senza successo.
Oggi, racconta la diva, è sobria da anni e ha accanto le tre figlie avute da Bruce Willis: Rumer, 31, Scout, 28 e Tallulah Belle, 25.