ItaliaOggi, 13 settembre 2019
Parchi per l’energia solare in aree militari
Pannelli solari nelle aree militari per sviluppare progetti privati di produzione di energia da fonti rinnovabili, solare e fotovoltaica. In Francia, entro il 2025 il ministero della difesa intende vendere o affittare a questo scopo oltre 2 mila ettari di sua proprietà. È la sfida di Geneviève Darrieussecq, segretario di Stato presso il ministero delle forze armate incaricata della politica del dicastero per lo sviluppo sostenibile. L’operazione rientra nel piano governativo denominato Place au soleil, del giugno 2018, per aumentare la produzione di energia elettrica da pannelli fotovoltaici, secondo quanto ha riportato Le Figaro. Da segnalare che l’esercito già produce elettricità per il proprio consumo da pannelli solari e fotovoltaici.L’idea è semplice: i campi solari occupano grandi superfici di terreno e la domanda di siti supera l’offerta. In sei anni, entro il 2025, l’esercito, tra i maggiori proprietari terrieri di Francia, il più grande fra quelli pubblici, venderà o darà in concessione per 30 anni, oltre 2 mila ettari per sviluppare progetti per la produzione di energia solare e fotovoltaica. Non è una novità per il ministero della difesa francese che a questo fine ha già dismesso proprie aree non più utilizzate a vantaggio dei comuni, come, nel 2009, è accaduto a Seine-en-Marne (12 ettari) e nel 2011 a Eure-et-Loir (291 ettari). Altre due operazioni sono state realizzate negli ultimi due anni.
Tuttavia, per aprire ai privati è stato necessario eliminare i freni giuridici che impedivano agli operatori di stipulare con l’esercito contratti di concessione per sviluppare campi solari e fotovoltaici nelle aree diventate inutili per l’esercito ma anche, cosa più originale, nei terreni ancora utili ma dove un uso comune è possibile. Un esempio? I terreni intorno alle basi aeree o ai magazzini di stoccaggio materiali dell’esercito, che possono essere messe a disposizione in cambio di un canone. La sfida giuridica era quella di trovare terreni senza nuocere alle capacità operative dell’esercito francese. Le prime aree sono state individuate grazie ad una selezione meticolosa da parte dell’esercito.
Un primo bando per la manifestazione di interesse è stato lanciato questa estate. Riguarda quattro aree per complessivi 267 ettari, dei quali uno di 253 ettari nell’Oise e altri tre in Ain, la Manche e le Vaucluse. Gli operatori interessati hanno tempo fino alla fine di settembre per presentare le proprie manifestazioni di interesse con l’obiettivo di una notifica dell’autorizzazione di occupazione temporanea entro la fine dell’anno.
Un secondo bando per i progetti sarà lanciato all’inizio del 2020.