ItaliaOggi, 13 settembre 2019
Asili gratis, il Comune che ha anticipato Conte. La giunta di Spresiano, nel Veneto, ha già stanziato 600 mila euro per renderli gratuiti
Il passaggio sugli asili era ben evidenziato sui fogli di Giuseppe Conte. «Non possiamo indugiare oltre». Mentre il premier, nel suo discorso alla Camera, ha promesso di «finanziare le rette di asili nido e micronidi a favore delle famiglie con redditi bassi e medi a partire dal 2020-2021», nel Veneto c’è un Comune che l’ha anticipato: a Spresiano, in provincia di Treviso, l’asilo è già gratuito. Un caso unico. Che ha attirato l’attenzione dell’Anci e delle altre amministrazioni locali: «Ma come fanno?»Il Comune di Spresiano, un centro di oltre 12 mila abitanti, ha stanziato 600 mila euro per rendere gratis i tre anni di asilo per circa 240 bambini. Senza tagliare servizi e senza aumentare le tasse. «Ma come fanno?». Così: nuovi dividendi, incassi straordinari e lotta per il recupero dei crediti evasi.
Il sindaco di Spresiano, dal 2015, è il civico Marco Della Pietra. È stato lui a spiegare come la sua amministrazione abbia già reso possibile quel che il governo Pd-M5s si è imposto di fare. «Per me non sono mancati incassi, ma 1,3 milioni che rimangono nelle tasche dei cittadini», ha sottolineato Della Pietra in riferimento ai 700 mila euro reperiti lo scorso anno per abbattere l’Irpef e ai 600 mila euro erogati per la gratuità degli asili.
«Con la scelta di convertire le azioni di Ascoholding in azioni Ascopiave abbiamo incrementato il patrimonio dell’ente e Spresiano avrà una quota maggiore di dividendi. In tre anni abbiamo recuperato metà degli accertamenti fiscali e abbiamo rateizzato il 70% delle cifre non incassate. Abbiamo prodotto risparmi sulle gare e sulle risorse. Ogni anno incassiamo 150 mila euro per le escavazioni e abbiamo una telecamera t-red che porta un introito notevole. Chi sceglie di mettere su famiglia prende in considerazione anche i servizi offerti», ha proseguito il primo cittadino. «Qui l’asilo è gratuito per tutti e tre gli anni di frequenza. Sono quasi 2 mila euro l’anno. Non è poco».
Il Comune trevigiano è in controtendenza. In Veneto, regione governata dal leghista Luca Zaia, il calo demografico potrebbe portare a un aumento delle rette dell’asilo. «È un momento di grandi trasformazioni sul fronte dei servizi per l’infanzia», ha ammesso il presidente veneto della Federazione italiana scuole materne, Stefano Cecchin. «Complice il calo demografic, registriamo una diminuzione costante degli iscritti e, di conseguenza, è probabile che le rette delle strutture private siano destinate ad aumentare».
Per questo il caso di Spresiano ha incuriosito l’Anci del Veneto, alla quale diversi sindaci hanno chiesto spiegazioni in merito al provvedimento adottato dalla giunta Della Pietra. «Erano incuriositi e interessati», ha detto al Corriere del Veneto il presidente dell’associazione nazionale dei Comuni, Maria Rosa Pavanello. «L’obiettivo degli amministratori è sempre quello di contenere le spese per i cittadini, favorire la partecipazione e mantenere basse le rette». «Se potessero lo farebbero anche gli altri sindaci», ha aggiunto, «ma non ci sono le risorse, a meno di sacrificare altri servizi o avere entrate extra. Ma Spresiano, in tal senso, potrebbe diventare una buona prassi».