Anteprima, 11 settembre 2019
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Biografia di Stefano Delle Chiaie
Stefano Delle Chiaie (1936-2019). Politico. Allievo di Julius Evola. A 14 anni a Roma entrò nel Msi. Ne uscì nel 1956 per fondare con Pino Rauti Ordine nuovo. Nel 1962 fondò Avanguardia nazionale, il maggior gruppo della destra extraparlamentare negli anni Sessanta. Nel ’68 partecipò agli scontri di Valle Giulia (contro gli studenti). Nel 1970 fu coinvolto nelle indagini sulla strage di piazza Fontana. Fu latitante tra Sud America e Africa fino al 1987, quando fu arrestato a Caracas, in Venezuela. Estradato in Italia, fu chiamato in causa in una lunga serie di casi terroristico-eversivi (golpe Borghese, Piazza Bologna, piano Condor): sempre assolto. «Agli albori della cosiddetta Seconda Repubblica ha tentato perfino di riconquistare un ruolo politico, sempre rivendicando l’ideologia fascista, dando vita a liste o movimenti che non hanno avuto grande fortuna. E anche dopo essere uscito di scena, è rimasto un simbolo e un esempio per i “camerati” di un tempo e quelli più recenti. Evocato pure nei discorsi di Massimo Carminati, l’estremista nero riciclatosi in criminale comune che intercettato nel 2014 confidava ai suoi amici: “Io sono un soldato politico... io i soldi li do al Caccola”. Era il soprannome di Stefano Delle Chiae» [Bianconi, CdS]. Nel 2012 ha pubblicato L’aquila e il condor. Memorie di un militante nero, con Massimiliano Griner e Umberto Berlenghini (Sperling & Kupfer).