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 2019  settembre 12 Giovedì calendario

Ogni quaranta secondi una persona si toglie la vita

Quasi 800 mila persone muoiono ogni anno per suicidio in tutto il mondo, quasi il doppio delle morti rispetto alla malaria o agli omicidi. «Ogni quaranta secondi, una persona mette fine alla sua vita», ha riportato l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel rapporto pubblicato lunedì 9 settembre, «Suicidi nel mondo», ripreso da Le Monde. Il suicidio rimane la seconda principale causa di morte, dietro gli incidenti stradali, tra i giovani dai 15 ai 29 anni. È la seconda principale causa di morte tra le ragazze dai 15 ai 19 anni, dietro le complicazioni legate a gravidanze e il parto, e la terza tra i ragazzi di questa fascia d’età, dopo gli incidenti stradali e «violenza interpersonale». L’Oms ha ricordato inoltre che il 79% dei suicidi si verifica in paesi a basso e medio reddito. Se il tasso mondiale è stato stimato nel 2016 a 10,5 ogni 100 mila abitanti, i tassi variano da 5 a 30. L’agenzia delle Nazioni Unite specifica, inoltre, che meno della metà degli Stati membri (80 su 183) dispone di dati provenienti dai paesi a basso reddito.Le statistiche per continente o grandi aeree permettono di identificare i paesi in cui il suicidio è più comune. In Europa, se il tasso in Francia è di 12,1 per 100.000 abitanti, sale a 26,5 in Russia, 25,7 in Lituania, 18,5 in Ucraina. In America, gli Stati Uniti hanno un tasso relativamente alto con 13,7, ma molto indietro rispetto all’Uruguay, 16,5 o Suriname 23,2.
In Africa, i paesi con i più alti tassi di suicidio sono il Lesotho (28,9), la Costa d’Avorio (23) e l’Uganda (20). In altre parti del mondo, in particolare in Asia, i paesi con i più alti tassi di suicidio sono la Corea del Sud con il 20,2, l’India con il 16,5 o il Giappone con il 14,3.