Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  settembre 12 Giovedì calendario

In Alto Adige arriva il divieto Fuori le auto ma anche i droni

La limitazione del traffico alle auto è ormai un divieto acclarato nei centri storici e in alcune località di villeggiatura. Inedito è invece il divieto deciso al lago di Braies, specchio d’acqua alpino a 1.500 metri nel Comune di Bolzano, meta turistica per la bellezza del paesaggio poiché è circondato da cime dolomitiche, tra cui la Croda del Becco. Qui non solo sono off limits le auto ma lo saranno anche i droni. I 250 mila turisti che quest’anno si sono (finora) recati al lago hanno diligentemente (e obbligatoriamente) lasciato l’auto a valle e preso il bus ma si sono (in parte) portati dietro i droni per potere fotografare l’area in tutto il suo splendore e magari postarla sui social come un trofeo. Di qui le rimostranze dei turisti in cerca di quiete, degli ambientalisti per il disturbo all’ecosistema, degli amministratori locali che hanno deciso, per il futuro, di vietare i droni e multare chi contravviene. Spiega Hansi Pichler, presidente di Idm, struttura pubblica che si occupa anche del marketing turistico locale: «Una delle criticità più evidenti, ora che le auto sono tenute lontane, è la presenza di droni. Alcune mattine arriviamo ad averne 12 in volo contemporaneamente». Aggiunge l’assessore provinciale all’Ambiente, Daniel Alfreider: «Le vibrazioni dei droni possono dare fastidio all’ambiente. Fuori le auto, fuori i droni».