ItaliaOggi, 12 settembre 2019
Diritto & Rovescio
Ha suscitato scalpore la nomina a ministro dell’agricoltura di Teresa Bellanova, già bersaniana, poi renziana, ma da sempre sindacalista Cgil dei dipendenti agricoli. Lo scandalo deriva dal fatto che il ministro ha il titolo di terza media. Siamo tutti afflitti dalla malattia del pezzo di carta. In politica invece vale la capacità di cogliere i fenomeni complessi e puntare alla loro soluzione, trovando un sapiente incastro di interessi. Ebbene, il giorno dopo l’insediamento la Bellanova ha avuto il coraggio di dire il vero indicibile. E cioè che si doveva/poteva lottare contro la Xylella degli ulivi espiantando mille ettari di piante infette anziché far dilagare la malattia in tutta Italia. Con la terza media in tasca, la Bellanova ha detto l’opposto del predicato da un magistrato al massimo della carriera che, per ignoranza e per lisciare l’elettorato, ha impedito la perimetrazione dell’epidemia. La Bellanova ha detto: «Quando le piante sono ammalate, si curano, non si abbracciano». Il ministro ha imparato dalla vita. Prosegua pure a beneficio del paese e lasci agli altri le lauree altisonanti.