ItaliaOggi, 11 settembre 2019
Belgio dimenticato nelle mappe d’Europa disegnate a memoria
dimentica il BelgioÈ iniziata circa tre anni fa, in Internet ovviamente, come una di quelle sfide minori. Si doveva disegnare una mappa d’Europa «senza guardare», cioè, senza consultare un atlante, come una sorta di prova della scarsità delle nostre conoscenze geografiche.La cartina che appare qui a fianco, di «produzione» americana, ne è un esempio abbastanza tipico. Dimentica il Belgio, ma del resto chi se lo ricorda? La Norvegia? La Svezia e la Finlandia ci sono. La Russia c’è sempre, bella grande, per quanto spostata un pochino a Sud. La Grecia ha delle isole e l’Italia è uno stivale…
Quando però la cosa si è allargata agli europei non è andata molto meglio. A differenza degli americani, si ricordano della Norvegia, del Belgio non tanto, ma il livello di confusione relativa rispetto agli Stati del Baltico, per non dire dei Balcani, è sostanzialmente simile. Molti degli autori dimostrano di sapere che lì o là qualcosa ci deve essere, ma non riescono a metterci il nome. Una selezione dei tentativi più interessanti è disponibile su Brilliant Maps.
Le mappe sono tra i meccanismi più interessanti utilizzati per organizzare visualmente l’informazione. Quelle fatte a mano sono particolarmente rivelatrici in quanto distanze e dimensioni rispecchiano in maniera immediata più la percezione emotiva che la realtà concreta. Così, ai bambini è stato chiesto di disegnare delle mappe della via seguita per andare a scuola con lo scopo di identificare i punti per loro critici del tragitto. Gli incroci non li turbano, ma la casa della vecchia che urla c’è sempre, grande come la Russia per i cittadini Usa.
A degli adulti americani invece è stato chiesto di tracciare sulla cartina quelle zone delle loro città col maggiore tasso di criminalità. Il risultato è stato interessante e forse utile. Le loro indicazioni avevano poco a che fare con i dati reali sulle violazioni criminali, ma rilevavano con precisione la variabilità della composizione razziale del territorio. I «confini» erano tracciati nettamente, ma non erano i confini che gli autori pensavano.