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 2019  settembre 10 Martedì calendario

Carole Bouquet produce vino

Ha un legame speciale con l’Italia l’attrice francese Carole Bouquet, ex Bond girl, già testimonial di Chanel e che ha al suo attivo una cinquantina di film a partire da Quell’oscuro oggetto del desiderio, film diretto dal regista Luis Buñuel nel 1977. Da 15 anni l’attrice produce l’ottimo passito di Pantelleria Sangue d’Oro. Un’avventura che è nata dall’incontro con l’enologo Donato Lanati. Oggi è ambasciatrice del vino e dell’olio panteschi, venduti in tutto il mondo. Produce anche tre tonnellate di capperi che conferisce alla cooperativa locale. La Francia è il suo primo mercato, davanti alla Svizzera e al Belgio.Il suo vino ha avuto successo a livello internazionale e figura nelle posizioni di testa delle classifiche delle riviste specializzate. Sangue d’Oro può accompagnare qualsiasi dessert, ma può essere servito fresco anche come aperitivo con del formaggio. E non impedisce di bere successivamente del vino rosso perché l’attrice racconta di aver lavorato molto sull’acidità. A Le Monde, Carole Bouquet ha detto anche che è stato Francis Coppola, padrino di suo figlio maggiore, ad averla aiutata a disegnare l’etichetta del vino sulla quale compare il suo nome di produttrice.
In vent’anni nell’isola siciliana, della quale si innamorò durante una trasferta per le riprese di un film alla fine degli anni 80, facendone poi il suo buen retiro, la sua attività vitivinicola è molto cresciuta. Quando iniziò possedeva un dammuso e un ettaro di terreno. Oggi, di ettari ne ha 25, dei quali 8 coltivati a vigneto. La fillossera non c’è nell’isola, racconta, e dunque alcuni suoi vigneti hanno 120 anni e ancora producono, addirittura meglio, sostiene, di quelli da lei piantati vent’anni fa.
Inizialmente, l’attrice racconta che si accontentava di vendere le proprie uve, ma i prezzi erano bassi e dunque decise, all’epoca, di fare un proprio vino. L’inizio non fu semplice: c’era molta diffidenza verso una donna, perdipiù attrice, e anche straniera. Ma Carole Bouquet ama il vino da quando, lo scoprì, a 22 anni. Da quella prima volta non si è più fermata e ha una cultura internazionale in materia. Inoltre, era molto determinata a diventare una produttrice di passito di Pantelleria. Mattone dopo mattone e riuscita a costruirsi il suo mondo produttivo, di nicchia e di qualità nell’isola vulcanica dove la vendemmia è difficile perché tutto si fa a mano. I grappoli vengono poi messi a seccare al sole per un mese e ogni due giorni devono essere girati a mano fino a quando gli acini, dorati dal sole, appassiscono al punto giusto e acquistano il colore dell’ambra. Un lavoro massacrante, soprattutto se si pensa che la produzione della Bouquet arriva a 120 quintali. L’attrice viticoltrice riesce a garantire questa lavorazione grazie alla collaborazione di alcuni contadini e donne dell’isola dei dammusi.
Nella sua proprietà lavorano quattro persone: tra questi, racconta a Le Monde, Carole Bouquet, c’è Nunzio Gorgone, che sta nelle vigne dalle 5 del mattino fino a sera. «Ho una grande fortuna», ha detto la Bouquet che continua raccontando che adesso ad accompagnarlo c’è sempre il nipote di 20 anni che ha deciso di non lasciare l’isola.
Produrre il suo passito di Pantelleria costa caro e così Sangue d’Oro ha prezzi conseguenti, 50-60 euro a bottiglia. I suoi clienti in genere sono enoteche e ristoranti.
Ora, fa sapere con soddisfazione, ha tutto quello che serve per produrre il vino in loco, compresa una linea di imbottigliamento che a volte, dice, presta anche ad altri produttori di vino. Alla domanda di Le Monde, se guadagna con il suo vino, Carole Bouquet risponde di «no», ma almeno, dice, non ci perde.