la Repubblica, 10 settembre 2019
I rimborsi ai truffati di Madoff
Nuovo giro di assegni alle vittime di Bernard Madoff, un buco da oltre 60 miliardi di dollari che a 11 anni dai fatti sorprendentemente continua a essere colmato. Con la distribuzione di rimborsi in corso da una settimana del Madoff Victim Fund (fondo da 4 miliardi voluto dal Dipartimento di giustizia Usa, per metà frutto della transazione di Jp Morgan, la banca di riferimento dell’ex bagnino di Long Island), altri 772 mila dollari destinati a 12 mila individui si aggiungeranno ai 3,47 miliardi già rimborsati in due anni a 32 mila truffati. Il fondo Mvf, che lavora soprattutto sui risarcimenti sul fronte Usa, è solo uno degli strumenti per riavere i soldi affidati ai tanti fondi opachi che da tutto il mondo alimentavano il colossale castello di carte che la crisi finanziaria fece scoprire, a fine 2008. Madoff, in carcere dal 2009 con condanna a 150 anni, garantiva interessi fuori mercato ai clienti, ma li pagava con il capitale dei nuovi entranti, in un tipico “schema Ponzi”. Due mesi fa una transazione da 860 milioni ha fatto salire a quasi 33 miliardi gli incassi complessivi dei vari fondi dell’impero del finanziere nel decennio, da parte del trust incaricato. Buona parte delle somme sono state restituite, altre congelate in attesa dei ricorsi.Tra chi sta avendo gli assegni del Mvf ci sono 3.500 clienti della società Deminor recovery services, che in buona parte sono italiani. Parecchie centinaia di investitori privati, di fascia medio alta, che affidarono circa 50 mila euro a testa al pifferaio di Wall Street: e che dopo la quarta rata del Mvf (di cui l’Italia per numero di assegni è il terzo paese beneficiario dopo Usa e Giappone) saranno allineati su un tasso di recupero del 66,85% di quanto investito.«Come in molti di questi casi la strada che ha portato al risarcimento è stata lunga e difficile – dice Rosario Marcone, responsabile della società in Italia –. Quando nel 2014 abbiamo iniziato il servizio su Mfv, portando avanti in parallelo azioni legali in tutta Europa contro fondi, banche depositarie e revisori, questo tasso di recupero ci sembrava inimmaginabile. Il successo dimostra che unirsi a un’azione di gruppo può portare risultati importanti. E non è finita: credo che il fondo Mvf possa distribuire una quinta tranche l’anno prossimo».Gli argomenti usati da Deminor, sia presso il fondo Vittime (cui però non tutti i clienti hanno adito) sia nei tribunali dove hanno ottenuto risarcimenti da revisori, banche depositarie e fondi come Luxalpha, Herald Lux, Lux Invest, Fairfield, Thybo, Hermes, Plaza, Thema, sono quelli tipici di simili storie. Una documentazione dai fondi ai sottoscrittori che spesso non indicava che il 100% dei risparmi sarebbe confluito nella Madoff, banche depositarie poco osservanti delle norme Ue, controllori negligenti. Così va, a volte, la finanza.