Libero, 9 settembre 2019
Elisa Isoardi porta in tv il cane. Intervista
Ai “fuochi” di partenza… Inizia oggi la seconda stagione de La prova del cuoco (Rai 1, ore 12) targata Elisa Isoardi e la conduttrice è davvero felice. Anche perché avrà un compagno d’avventura molto speciale: il suo amatissimo barboncino Zenit. Un ammasso di morbidi ricciolini grigi e due occhioni grandi e profondi, che non smette un attimo di scodinzolare e di riempirla di coccole. Il loro è un rapporto speciale. Ovunque Elisa va, Zenit c’è. Elisa, partiamo proprio da Zenit…
«Zenit appartiene a tutti e due i mondi ed è un ossimoro: Zenit come barboncino toy e Zenit come il punto più alto del sole. È anche molto Zen, perché è una pet therapy continua, mette tranquillità e infonde calma a tutti. Mai nome fu più azzeccato».
In che modo Zenit entrerà nel suo programma?
«Parteciperà un paio di volte a settimana, nel pieno suo rispetto. I cani e gli animali in generale non vanno assolutamente obbligati a fare cose contro la loro natura, però lui mi segue sempre, quindi non commettiamo nessuna forma di violenza nei suoi confronti. Entrerà in studio, diciamo, quando vorrà: all’inizio come ospite poi avrà la sua rubrica…».
Come le è venuta l’idea di aprire uno spazio dedicato alla alimentazione dei quattrozampe?
«Mi è venuta per necessità, ho proprio bisogno di avere Zen vicino. L’ho proposto in tutti i miei programmi, ma mi è sempre stato detto di no, questa è la volta buona. Se il cane è educato o ha il carattere per farlo, lo puoi portare dappertutto. Quando è in studio con me sta bene e questa è la cosa più importante. Il suo benessere viene prima di qualsiasi altra cosa. Se dovessi vedere, durante La prova del cuoco, che sta vivendo un disagio, fermerai tutto».
Vivete sempre insieme.
«Viviamo letteralmente in simbiosi, ma anche in questa simbiosi c’è assoluto rispetto per lui. Non dobbiamo assolutamente, in quanto esseri pensanti, essere egoisti: avere un amico a quattro zampe in famiglia è un atto di altruismo, quindi dobbiamo rispettare fino in fondo le sue esigenze e capire e valorizzare le differenze, non antropomorfizzare».
Che spazio sarà quello di Zenit?
«Avremo uno “chef dog” che insegnerà a preparare ricette adatte a cani e gatti. La conferma scientifica ci vuole assolutamente, ecco perché spiegheremo il motivo delle scelte alimentari opportune o meno per i nostri animali e affronteremo il tema di come rendere gli scarti dei nostri alimenti edibili per i cani».
L’anno scorso aveva ereditato la trasmissione da Antonella Clerici. Quest’anno, aprendo questo nuovo spazio, crede di cucirsela più addosso?
«Abbiamo cambiato molte cose, ci sarà una gara all’inizio e alla fine, ma sempre nel rispetto per La prova del cuoco di 19 anni di Antonella. Quello che di buono faccio si tiene, ciò che non mi “veste” si accorcia o si allunga».
Lei è geometra.
«Sì, perché ho tutti i parenti geometri. Sono stati i miei genitori a scegliere per me, io avrei voluto fare il classico».
Che voto si dà come geometra della sua vita?
«Il voto più che altro me lo devono dare gli altri, a me ciò che importa di più è imparare dagli errori, capire i miei limiti, perché solo così si capisce fin dove ci si può spingere. Sono una persona come tante altre, che ha commesso errori ma ha avuto anche un sacco di soddisfazioni. Ha detto di desiderare che la Rai la utilizzasse per tutto quello che è, inclusa la sua fisicità non irrilevante: il 15 ottobre uscirà il suo libro de La prova del cuoco, le sue giornate si stanno riempiendo di dirette tv e sarà anche una concorrente di Ballando con le stelle. Siamo sulla strada giusta? «Se faccio Ballando sì. È bello provare questo tipo di esperienza, e soprattutto farlo nella famiglia di Milly, che è la maestra delle prime serate. Io al massimo posso dare un piccolo contributo».
La prima serata è un suo sogno?
«La prima serata è sicuramente un sogno, però dico sempre che la deve fare chi ha già un sacco di ore di volo. Non è una cosa semplice. Io devo ancora volare parecchio prima di raggiungere certe vette».
Alle critiche come si risponde?
«Chi non fa non sbaglia. Me lo diceva sempre mia nonna».