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 2019  settembre 07 Sabato calendario

Miss Italia 2019 è Carolina Stramare

Miss Italia 2019 è Carolina Stramare, ventenne nata a Genova e cresciuta a Vigevano, già Miss Lombardia, modella, che forse adesso riuscirà a prendere il coraggio per leggere Mia madre è un fiume, il romanzo di Donatella Di Pietrantonio che le ha lasciato in eredità sua mamma Cristina, morendo l’anno scorso, con le sue note a margine. Occhi verdi, capelli castani, una taglia quaranta per 179 centimetri di altezza, è stata ripescata dalla giuria tecnica in chiusura di programma. Auguri! 
La trasmissione su Rai Uno era cominciata come doveva. Con l’omaggio del conduttore Alessandro Greco a due uomini che sono stati importanti per il concorso, come un papà e un fratello maggiore: lo storico patron Enzo Mirigliani e Fabrizio Frizzi, per tante volte conduttore della kermesse che ieri ha compiuto 80 anni davanti alla madrina Gina Lollobrigida, appena poco più grande (92 anni), splendente in giallo canarino. 
Miss Italia non ha perso la sua vocazione trasversale: raccontare come sono cambiate le ragazze italiane (la maggior parte delle partecipanti all’edizione 2019 è iscritta all’università, fa sport anche a livello agonistico, se non studia lavora, un paio sono mamme, una ha genitori cingalesi, un’altra ha la madre ucraina). Così come non ha smesso di essere bersaglio delle critiche. E hai voglia a essere forte, come raccomandò Enzo Mirigliani quando cedette il testimone a sua figlia Patrizia, la predestinata che lo accoglieva bambina con il tutù per mostrargli quanto fosse brava. «Sono voluta tornare in Rai, dopo una bellissima esperienza con La7 durata sei anni, perché sapevo che mio padre avrebbe voluto così per gli 80 anni. Alle polemiche siamo abituati». 
Forse non si aspettava gli attacchi delle donne, ultima la deputata eletta con Leu Laura Boldrini, che su Twitter ha scritto: «La Rai vuole fare i concorsi per le ragazze? Bene, faccia quelli per regolarizzare il personale precario che lavora in azienda, altro che quelli di bellezza». Come se tutti i mali della tivù pubblica dipendessero da una kermesse che occupa una sola serata nel palinsesto della rete ammiraglia e di cui l’azienda paga solo il conduttore, il regista (interno alla Rai) e un autore. 
Ma si sa, nel bene o nel male, purché se ne parli. E anche quest’anno il concorso è arrivato con i suoi record: un milione e 100 mila ragazze iscritte al concorso dal 1946 a oggi: diecimila solo nel 2019. 
Le Miss di adesso, ottanta, nascondevano altrettante storie. Quella delle gemelle omozigote messinesi Angela e Marika Sette, che qualche giorno fa hanno ottenuto un permesso speciale per andare a Milano a fare il test di accesso a Medicina: Angela vorrebbe diventare neurochirurga, Marika chirurga plastica. Questa è l’edizione di Maria Zito, 21 anni, di Montescaglioso (Matera), laurea triennale in Architettura urbanistica al Politecnico di Milano, un’adolescenza da dimenticare con occhiali, apparecchio ai denti, busto ortopedico e compagni allenati a tormentarla. C’è Sevmi Tharuka Fernando, italianissima di Villanova Camposampiero, nel Padovano, con fidanzato leghista, bersagliata dagli haters (i genitori hanno chiesto di votarla ai 111 mila della comunità cingalese). E c’è la tennista professionista Susanna Giovanardi, romana, che tra uno Slam e la corona di Miss ammette di preferire il primo. 
Unica vincitrice certa, prima ancora che si chiudesse il televoto, era una: Teresa Bellanova, neoministra delle Politiche agricole, bella come ogni donna capace e preparata, che sta bene qualsiasi cosa indossi.