il Fatto Quotidiano, 7 settembre 2019
La Boccassini va in pensione
ANDRÀ IN PENSIONE l’8 dicembre, il giorno dopo aver compiuto 70 anni, Ilda Boccassini. È stata uno dei magistrati simbolo della Procura di Milano, protagonista dei processi a Silvio Berlusconi, da Imi-Sir al caso Ruby, e per questo spesso al centro degli attacchi della politica, almeno di una sua parte (fu soprannominata “Ilda la rossa”, non solo per il colore dei capelli). Ma ha legato il suo nome anche alle prime indagini sulle stragi di Capaci e di via D’Amelio e alla cattura di Totò Riina. Amica di Giovanni Falcone, alla sua commemorazione pronunciò un duro j’accuse al Palazzo di giustizia di Milano: “Avete fatto morire voi Giovanni Falcone”. Tornata a Milano su richiesta di Francesco Saverio Borrelli – che invece anni prima l’a veva estromessa per contrasti con i colleghi – entrò nel pool di Mani Pulite. Subito dopo arrivarono le indagini e i processi Imi-Sir-Lodo Mondadori e Sme, a carico di Berlusconi e Cesare Previti. Negli ultimi anni, da capo della Dda milanese, ha coordinato tutte le più importanti i inchieste sulle infiltrazioni della mafia al Nord. La prossima settimana il plenum del Consiglio superiore della magistratura prenderà atto del suo pensionamento.
COSì SU LIBERO
Ancora pochi mesi: andrà in pensione a dicembre Ilda Boccasini, magistrato milanese che si è occupato di alcuni tra i dossier più importanti degli ultimi decenni di storia italiana, a partire dalle Stragi di Capaci e Via d’Amelio per arrivare ad alcuni dei processi che hanno visto come imputato l’ex presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. La pm è stata fino a gennaio 2018 a capo della Dda di Milano, poi sostituita da Alessandra Dolci. Nata il 7 dicembre 1949 a Napoli, è entrata in magistratura nel 1979. La sua prima inchiesta di rilevanza nazionale è stata la celebre “Duomo Connection”, indagine sull’infiltrazione mafiosa nell’Italia settentrionale. In seguito ha collaborato con Giovanni Falcone. E dopole stragi di Capaci e di via d’Amelio (che hanno come obiettivi proprio Falcone e Paolo Borsellino), chiede e ottiene di essere trasferita a Caltanissetta e poi a Palermo, dove rimane fino al ’94 alla ricerca degli assassini dei due magistrati. Quando Antonio Di Pietro si dimette dallamagistratura, Boccassini torna aMilano e prende il suo posto nel pool di Mani Pulite e segue in particolare le inchieste che riguardano SilvioBerlusconi. Poi, sempre alla Procura diMilano, passa ad occuparsi di mafia e terrorismo, ma torna a dedicarsi a una vicenda che riguarda l’ex premier con il caso Ruby. L’addio all’ufficio al quarto piano del Palazzo milanese avverrà il prossimo 8 dicembre per raggiunti limiti d’età. Un addio “programmato” di cui la prossima settimana prenderà atto il plenum del Consiglio superiore della magistratura conl’approvazione del provvedimento di collocamento a riposo a decorrere dal compimento dei 70 anni.