Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  settembre 03 Martedì calendario

Biografia di Andrea Pucci

Quando si scrive di Andrea Pucci, classe 1961, lo si fa descrivendo uno dei più acuti, concreti e professionali giornalisti del panorama italiano; cresciuto a pane e sano giornalismo, in questo momento è il deus ex machina dell’informazione Mediaset. Figlio di Mario Pucci, redattore capo del quotidiano storico della destra italiana Secolo d’Italia, inizia la sua esperienza poco più che ventenne a Il Giornale di Indro Montanelli; assunto nel 1984, si occupa di cronaca nera e giudiziaria, passando da caposervizio a inviato, da cronista a caporedattore. Grazie alle spiccate doti e una buona dose di fiducia, nel 1993 lo stesso Montanelli gli affida la guida della redazione romana, responsabilità poi confermata da Vittorio Feltri che lo fa caporedattore centrale. Tre anni dopo, diventa vice direttore vicario del quotidiano romano Il Tempo, per poi tornare nel ’97 a Il Giornale, di cui diventa vice direttore due anni dopo. la carriera Successivamente ad una parentesi di setti anni come condirettore responsabile dell’agenzia di stampa Adnkronos, a fine 2009 inizia la sua avventura in Mediaset, come vicedirettore del Tg5. Dalla corte di Clemente Mimun a quella di Cologno Monzese, il passo è breve; infatti, nel giugno 2016, gli viene affidata la direzione dell’agenzia giornalistica NewsMediaset, la quale coordina tutti i servizi dei tg del Biscione, fatta eccezione per l’autonoma parte politica. Chi lo conosce parzialmente, lo identifica come un giornalista burbero, di poche parole, molta rettitudine e non poca professionalità; chi lo frequenta più spesso, parla di una persona brillante, acuta, disponibile, sempre pronto alla replica e con la battuta pronta. Un estro giornalistico, che lo ha portato anche a ricoprire involontariamente il ruolo di talent scout del settore; sue creature sono, tra le altre, Gianmarco Chiocci, al comando di Adnkronos, Gianluigi Nuzzi, conduttore della trasmissione di Rete4 Quarto Grado e vice direttore di Videonews, e Marco Ventura, capo progetto di Uno Mattina e portavoce del Presidente della Rai Marcello Foa. L’esperienza maturata, e il grande rispetto che gli portano tanti colleghi italiani, fanno di Andrea Pucci una pietra miliare dell’ambito; tra ruoli sul campo ed esperienze decisionali, il giornalista romano ha saputo accaparrarsi la fiducia dei vertici Mediaset e di una squadra di lavoro, che nel tempo si è moltiplicata. Il suo alter ego in Rai, si può individuare in Ludovico Di Meo, passato dai programmi del prime time a quelli del day time, con sempre più responsabilità ed obiettivi. in rampa di lancio Probabilmente, per tutte queste ragioni, dal giugno scorso Pucci è anche direttore del Tg4, Studio Aperto, TgCom24 e SportMediaset; in sintesi, tutti i giornalisti sono stati assorbiti da NewsMediaset e le testate ridotte a meri brand. Da questa fusione, rimangono esclusi il Tg5 e la produttiva Videonews, da qualche settimana ad interim nella mani del boss Mauro Crippa. L’operazione, voluta fortemente dallo stesso Crippa, direttore generale dell’informazione Mediaset, per ridurre i costi e massimizzare le risorse umane, consentirà a ciascun notiziario di poter immediatamente accedere a una redazione di 206 giornalisti, che sia per i singoli servizi, per gli speciali o gli approfondimenti. Da quest’ultimo incarico, si fa poca fatica a pensare nel breve termine ad un Andrea Pucci ai massimi vertici aziendali.