ItaliaOggi, 31 agosto 2019
Diritto & Rovescio
Per deformazione professionale leggo molto rapidamente. Per cui, quando ho visto il lancio che diceva che Beppe Grillo, da sempre imperterrito teorico dell’uno vale uno, proponeva, in vista della trattative Pd-M5s, che alla guida dei ministeri andassero solo dei tecnici, ho creduto di aver letto male. E invece avevo letto benissimo. La verità è che Beppe Grillo aveva fatto, su questo tema cruciale per il suo Movimento, una completa inversione di marcia, senza nemmeno mettere fuori la freccia. Non è la prima volta che Grillo si rimangia la parola. Aveva esordito 15 anni fa sul palco recitando la parte di colui che, per salvare l’umanità, distruggeva i pc. Ogni sera ne fracassava una decina (usati, si intende: un genovese non li rottamerebbe mai, se fossero nuovi). Poi ha inventato, via piattaforma Rousseau, la democrazia digitale. Cioè l’esatto opposto. Un comico può cambiare il copione quando vuole. Ma un politico non può cambiare programma in base ai suoi umori del momento.