Corriere della Sera, 31 agosto 2019
Chiuso l’ultimo cinema monosala a New York
«We’ll always have Paris», avremo sempre Parigi. Ci si consola citando Casablanca sull’account Instagram del Paris Theatre, ma la storia di questo cinema newyorchese da 581 posti che per 71 anni ha ospitato generazioni di cinefili, finisce qui. Il Paris con le sue poltrone di velluto, la moquette e la balconata, ha chiuso i battenti giovedì: era l’ultimo teatro non multisala della città, uno dei pochissimi se non l’unico rimasto nell’intero Paese. A inaugurarlo, nel 1948, era stata Marlene Dietrich, affiancata dall’ambasciatore francese: all’inizio vi si proiettavano solo film d’Oltralpe, poi tante pellicole soprattutto europee. Nel 1950 un gruppo di cattolici scandalizzati dall’episodio «Il miracolo» – dove Anna Magnani, contadina ingenua, crede di avere in grembo Gesù – provarono a fare ritirare dalla sala «L’amore» di Roberto Rossellini.
Marianne, che abita dietro l’angolo, fa una foto del cartello attaccato al botteghino ormai serrato: «Sfortunatamente il nostro contratto di locazione è scaduto. Il nostro grazie sincero va a tutti i nostri ospiti nel corso degli anni. Grazie per la vostra fedeltà e ci dispiace non potere continuare a servirvi». «Sono così triste – dice – ci venivo sempre, avevano una selezione bellissima di film, spesso in originale con i sottotitoli. L’ultimo che ho visto è stato Pavarotti (il documentario di Ron Howard – che solo in questa sala ha fatto il 9% di tutti gli incassi americani, ndr). «Che dispiacere – sospira Betsy, un’altra affezionata spettatrice – chissà cosa è successo. I soldi, saranno stati i soldi, tutto ruota attorno a quello ormai».
E in effetti a decidere di non prolungare il contratto di affitto sono stati i proprietari, la famiglia di immobiliaristi Solow, i quali forse pensano a un utilizzo più redditizio di questo spazio tra la 58esima strada e la quinta, a due passi da Central Park, di fronte al Plaza. «Un miracolo», scriveva dieci anni fa il New York Times a proposito di come il Paris avesse resistito all’invasione delle multisala e agli squali del real estate. Ma i miracoli non durano per sempre.