Libero, 30 agosto 2019
I nostri bond sono gli unici che reggono
VANITYX
Fareste un investimento sapendo in anticipo che invece di mettervi in tasca qualche quattrino in più ci rimetterete del denaro? La risposta a questa domanda spiegameglio di tante argomentazioni tecniche quanto sta accadendo in questi giorni sul mercato delle obbligazioni di Stato. Comprese quelle italiane, i cui rendimenti anche ieri sono calati vistosamente. Dopo il successo dell’asta Bot di mercoledì, Via XX Settembre ha venduto 4 miliardi di euro di Btp a 10 anni con tassi in calo allo 0,96% dall’1,56%, segnando il nuovo minimo storico e per la prima volta sotto la soglia dell’1%; ha assegnato anche 2,25 miliardi di euro di Btp a 5 anni, con un rendimento in discesa allo 0,32% dallo 0,8%, e infine Ccteu per 1 miliardo, allo 0,77% contro l’1,06% di luglio. Così lo spread tra Btp e Bund ha continuato la sua corsa al ribasso chiudendola giornataa 168 punti, dopoaver perfino toccatoin tardamattinata i 160 punti, un valore che non si vedeva da 15 mesi. Il fenomeno non è ovviamente del tutto slegato dal tentativo diformazione del nuovo esecutivo con Pd e M5S che il presidente della Repubblica ha affidato al premier uscente Giuseppe Conte.All’esplodere della crisiil timore principale dei mercati era il ritorno alle urne e una nuova campagna elettorale, conlamanovrafinanziaria alle porte. Pericolo che per ora pare scongiurato. GRADIMENTO Ma, con buona pace dei supporter del nuovo governo, che hanno subito festeggiatoil gradimento degliinvestitori, le dinamiche in atto sul mercato dei titoli di Stato hanno poco a che fare con gli attestati di stima nei confronti dei giallorossi. Anche dal Tesoro, ancora guidato da Giovanni Tria, fanno notare che questi risultati sono in linea con un contesto generalizzatoin Europa di tassiin discesa o negativi come in Germania (-0,70%). Tassi destinati a rimanere bassi ancora a lungo nell’Eurozona. La Banca Centrale Europea «non ha ancora toccato il punto più basso per quanto riguarda i tassi d’interesse», ha detto il suo prossimo presidente,Christine Lagarde,in una risposta scritta ad unmembro del Parlamento Europeo, sottolineando che «la politicamonetaria dovrà rimanere molto accomodante nel prossimo futuro». DISSENSO Nasce proprio da qui, dal dissenso verso la politica monetaria della Bce, che si prepara pure a varare un nuovo quantitative easing (il programma di acquisti di titoli di Stato ideato da Mario Draghi), la clamorosa decisione di Allianz, colosso assicurativo tedesco. Il numero uno della compagnia bavarese, Oliver Bäte, ha annunciato pubblicamente che smetterà di acquistare Bund tedeschi a causa dei rendimenti fortemente negativi. Allianz non è l’unica ad essere stufa di rimetterci per prestare soldi allo Stato. La settimana scorsa il governo tedesco è riuscito a piazzare per la prima volta ad un tasso diinteresse sotto lo zero (-0,11) anche un titolo trentennale. Ma l’entusiasmo degli investitori non è davveroandatoalle stelle. Anzi. L’asta è andata tecnicamente scoperta. A fronte di 2 miliardi di euro offerti le richieste si sono fermate a 869 milioni, meno della metà. Uno scenario che negli ultimi mesi si è visto in diverse occasioni. E non solo in Germania. L’epidemia dei tassi sotto la parità, che richiedono esborsi di denaro a fronte dell’investimento, si sta diffondendo rapidamenteingran parte dei Paesi del Vecchio Continente. Ed ecco spiegata la grande “festa” italiana. Che non è rivolta al governo, ma ai guadagni che da noi è ancora possibile realizzare. Sui titoli a breve, come i Bot, i tassi negativi sono comparsi anche nelle aste del Tesoro. Ma quell’1%intorno a cui ancora viaggiano i nostri Btp, titoli strasicuri al di là delle chiacchiere sullo spread, sono un rendimento che fa gola a chi non vuole perdere il proprio denaro. Chiunque ci sia al governo.