la Repubblica, 30 agosto 2019
I due scomparsi nel bosco
VANITYX BOLOGNA – «Per favore, il tempo scorre. Aiutateci». Ogni minuto senza Elisa è un minuto perso, l’angoscia aumenta, le domande pure. Gli amici di Elisa Pomarelli, la ragazza di 28 anni scomparsa domenica sulle colline di Piacenza, hanno lanciato su Facebook una “squadra di volontari civili” per battere le zone di Carpaneto, Sariano, Gropparello. Da cinque giorni decine di carabinieri, esperti di soccorso alpino, vigili del fuoco lavorano senza pace per capire dove siano finiti la giovane impiegata piacentina e l’operaio Massimo Sebastiani, 45 anni, forse l’ultima persona ad averla vista. Scomparsi nel nulla domenica scorsa. Lei l’hanno notata l’ultima volta all’ora di pranzo in un ristorante. Lui è stato visto camminare per strada a mezzanotte. Per andare dove, non si sa. È una caccia senza fine che ieri si è arricchita di un indizio: gli inquirenti cercano un “bunker”, un nascondiglio segreto che Sebastiani avrebbe costruito nei boschi. Gli stessi boschi dove, estate e inverno, trascorre il tempo. Ha fama di persona solitaria, selvaggia. «Se scoppia una guerra, so dove andare», si vantava. Oggi è l’immagine di un uomo in fuga. Chi sono Massimo e Elisa? Lei lavora nello studio di assicurazioni del padre, lui fa il tornitore, spacca la legna, s’interessa di agricoltura. Si frequentano da circa quattro anni. Pare che lui la chiamasse «la mia fidanzata» ma persone vicine alla ragazza negano ogni legame sentimentale: per lei era un amico. Un presunto amore non corrisposto potrebbe essere la chiave di questa storia. E si teme l’epilogo peggiore. Domenica, a pranzo, vanno assieme al ristorante “Il Lupo” a Ciriano di Carpaneto. Escono attorno alle due. Alle 14.47 le telecamere di sorveglianza di un distributore inquadrano Sebastiani mentre fa benzina (le immagini sono state diffuse dal TgR Emilia-Romagna). Già da mezz’ora il cellulare di Elisa risulta spento. Alle 15 l’uomo va a bere un bicchiere di vino nel podere di un amico a Sariano e ricompare alle quattro e mezza al bar di Celleri di Carpaneto: è a torso nudo, i pantaloni bagnati. Si mette una maglietta, entra nel locale, poi prosegue per la sua strada. Fino alle 10 cena con un’altra amica in un’osteria di Castell’Arquato. Torna a casa, parcheggia la sua Honda civic – la stessa sui quali i Ris di Parma hanno eseguito rilievi per cercare ogni dettaglio – lascia il cellulare sul sedile e si avvia a piedi, zaino in spalla, lungo la strada per Sariano. Verso i suoi boschi. Un’automobilista lo vede verso mezzanotte. Poi il buio. La procura indaga contro ignoti per sequestro di persona. Gli inquirenti, coordinati dalla pm Ornella Chicca, sono entrati in casa sua a Carpaneto ma non hanno trovato nulla di strano. Finora si è cercato nei posti più impervi, fra i boschi e nelle vasche d’irrigazione della zona con l’aiuto dei sommozzatori (in particolare dopo l’avvistamento di Sebastiani con i pantaloni bagnati). Oggi in prefettura a Piacenza è previsto un nuovo summit fra i ricercatori. Francesca, la sorella di Elisa, le scrive sui social come per sentirla più vicina. «Oggi è stato un altro inferno. Addosso ho dei pantaloni che mi sono stati gentilmente offerti perché in un attimo di follia volevo venirti a cercare da sola nei boschi, la gente del posto mi ha ospitato in casa per farmi cambiare e attrezzare il più possibile. In parte hai ragione tu, c’è ancora del buono in questo mondo ma bisogna avere un occhio abbastanza allenato per riconoscerlo e tu...evidentemente non ce l’hai avuto».