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 2019  agosto 29 Giovedì calendario

In Costa d’Avorio un’isola galleggiante creata sui rifiuti plastici

Le bottiglie di plastica, a milioni, galleggiano sull’acqua e inquinano i mari del Pianeta. L’imprenditore francese del settore informatico, Éric Becker, ha visto in questi rifiuti la possibilità di trasformarli in risorsa ecologica: materiale da riciclare per realizzare un’isola artificiale galleggiante sulla quale costruire un mini resort completamente «verde» che dovrà diventare un’attrazione turistica. Un’idea visionaria che è riuscito a concretizzare in Africa, nella laguna nei pressi di Abidjan, la più importante città della Costa d’Avorio dove si è trasferito per dare gambe alla sua nuova impresa. Un’iniziativa «green» che si augura possa essere d’esempio ad altri.L’isoletta artificiale realizzata da Becker riciclando le bottiglie di plastica, all’incirca mille metri quadrati, è stata costruita utilizzando gabbie di plastica riempite con centinaia di migliaia di bottiglie e altri rifiuti in materiale plastico raccolti in zona. La superficie ottenuta è stata ricoperta di legno e cemento leggero. Poi, sull’isola artificiale è stato costruito un mini resort fatto di capanne di paglia. Un ponte circolare, di legno, lungo 260 metri, accoglie le barche dei visitatori e conferisce una forma ad anello al complesso turistico. Sull’isola artificiale di Becker ci sono anche una piscina, un bar-ristorante, due bungalow che sono due camere d’albergo. L’elettricità è prodotta dai pannelli solari e da un generatore. L’acqua potabile arriva attraverso tubi che collegano l’isola artificiale alla terraferma. Ma il progetto ecologico ha i suoi limiti: le acque reflue vengono scaricate nella laguna.
Inizialmente, Éric Becker voleva costruire un catamarano, ma «studiando la costruzione e il galleggiamento dell’imbarcazione ho scoperto la laguna di Abidjan e immaginato l’isola», ha detto Becker all’agenzia France Press, riportata da Le Figaro. L’imprenditore francese ha auspicato che la sua invenzione venga ripresa, cosa che permetterebbe di ripulire i mari dai rifiuti plastici che verrebbero, così, riciclati in maniera «verde». «La bellezza di questa idea», ha concluso Becker, «è che trasforma qualcosa di negativo, l’inquinamento causato dalle bottiglie di plastica, in qualcosa di positivo».