ItaliaOggi, 29 agosto 2019
Diritto & Rovescio
Sapendo già le notizie, per evidente necessità professionale, alle volte mi concedo il lusso di seguire il telegiornale togliendo l’audio. In questo modo mi concentro sulla mimica dei mandati in onda. Ieri questa tecnica veniva particolarmente a fagiolo, non per ascoltare, ma per vedere, quel che dicevano i rappresentanti dei vari partiti uscendo dai loro colloqui con il presidente della Repubblica. In base al linguaggio del corpo (che è meno controllabile delle parole) si è nettamente capito che i due sconfitti di questa crisi e di queste consultazioni erano Matteo Salvini e Luigi Di Maio. Erano infatti entrambi spompati. Anche nell’equilibrio fisico, pur apparendo a mezzobusto, si vedeva che cercavano le corde alle quali appoggiarsi. Il loro sguardo non era più diretto ma laterale. Gli occhi non erano imperativi ma sfuggenti. Si comportavano da inseguiti, non da inseguitori. Erano in debito di ossigeno come diceva il leggendario GiuànBrerafuCarlo.