Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2019  agosto 28 Mercoledì calendario

Sempre più milionari a Berlino

I sondaggi per le prossime elezioni regionali nella ex Ddr, l’ex Germania comunista, in Sassonia e in Brandeburgo, domenica prossima, sono pessimi, e i socialdemocratici rispolverano la solita idea: stangare i ricchi, una supertassa sui milionari. Con l’1% in più sul capitale lo Stato potrebbe incassare una decina di miliardi. Non è una novità, ma la Corte Costituzionale ha già bocciato in passato la proposta. E l’esperienza dovrebbe insegnare che le tasse sul capitale rendono poco. Il giorno dopo il grande capitale è già all’estero, e rimangono colpiti solo quanti hanno beni immobiliari, e le aziende, quelle medie e piccole, non le multinazionali. Una mossa populista, ma è difficile che ci caschino gli elettori dell’Est. Si può diventare milionari senza sforzo. Chi ha comprato una casa a Berlino per 200 mila euro una decina d’anni fa, ora si trova ad essere proprietario di un appartamento o di una villa che vale cinque volte di più, se ha scelto il quartiere giusto. Un domani dovrebbe pagare 10 mila euro all’anno di tassa sulla ricchezza.Ma quanti sono i milionari a Berlino? Tra le capitali d’Europa, è la più povera. Oltre il 20% dei 3 milioni e mezzo di abitanti sopravvive grazie agli aiuti sociali. Un bambino su tre vive al di sotto del limite di povertà. Non ci sono grandi industrie, e la politica non ha creato posti di lavoro, come si sperava quando la capitale fu trasportata dalla piccola Bonn sul Reno nella metropoli sulla Sprea. Eppure aumentano i milionari, scrive la Berliner Zeitung, ma non si sa se arrivano da altrove, o se sono diventati ricchi qui.
In tutto sono 749 con un aumento del 53% rispetto a tre anni fa. I dati vengono comunicati dal Finanzamt, l’ufficio imposte, quindi si presume che siano tutti in regola con il fisco. L’aumento potrebbe essere facilitato dai metodi di valutazione. È reich chi ha un introito di almeno 500 mila euro all’anno, ma si è rimasti fermi a quando esisteva il Deutsche Mark, e un milione di marchi all’inizio del secolo era ancora una somma molto alta. Oggi, il ricco deve versare quasi la metà allo Stato, e i 250 mila euro che gli restano saranno una cifra invidiabile, ma lontana da quanto guadagnano gli oligarchi russi, gli emiri, e i milionari in dollari negli Stati Uniti.
«Vengono perché a Berlino possono evadere meglio», critica la Linke, il partito dell’estrema sinistra. «Pensionati e normali impiegati vengono controllati anche una volta all’anno, i milionari possono invece stare tranquilli», commenta Dieter Ondracek, del Deutsche Steuergewerkschaft, del sindacato dei funzionari delle imposte.
Nel 2017 vennero compiuti 67 controlli, cioè sul 14% dei milionari. L’anno scorso si è scesi a 51, pari a circa il 10%. I ricchi sono di meno all’Est, com’era prevedibile: nel quartiere di Friedrichshain i controlli sono stati due anni fa appena quattro, nel 2018 nessuno. Sarà per questo che nel quartiere insieme a Kreuzberg, l’ex roccaforte degli emigrati turchi, l’incremento dei milionari è stato il più elevato, il 354%. Al di là del «muro», di cui ricorre a novembre il trentesimo anniversario del crollo, saranno di meno, ma diventano sempre di più. A causa della mancanza di controlli il fisco perde milioni, si critica. Ogni controllo sui ricchi porta in media a un introito supplementare di 135mila euro.
Il quartiere che ospita più ricchi è all’Ovest, Zehlendorf con 174; niente di nuovo, è il quartiere delle ville immerse nel verde, dove durante la Repubblica di Weimar, abitavano le dive. Segue la vicina Wilhelmsdorf con 106, e ad un’incollatura in terza posizione si piazza con 103 la mia Charlottenburg.
Herr Ondrachek consiglia di compiere un regolare controllo almeno ogni tre anni: Berlino in fondo è governata da una coalizione rosso-rosso-verde che dovrebbe essere spietata contro i capitalisti. Io sospetto che dipenda anche dalle norme sulla dichiarazione dei redditi. Il mio Steuerberater, il commercialista, mi invia una parcella in proporzione a quanto verso al fisco. Più pago e più lui guadagna. Presumo che faccia bene il suo lavoro, perché non ho mai subito un intervento dal Finanzamt. Ma se fossi milionario sarebbe prodigo di consigli per farmi investire il patrimonio in modo da pagare il meno possibile. Anche quando dovesse sul serio essere approvata la stangata sui ricconi.