Libero, 28 agosto 2019
William e Harry litigano per colpa delle loro consorti
L’ultimo tweet dei duchi di Cambridge, William e Kate, sui cognati Harry e Meghan risale al 4 agosto, ed è un augurio di buon compleanno alla duchessa del Sussex. Da Kensington Palace, sede della Fondazione Reale che un tempo recava il nome e i titoli nobiliari di entrambe le famiglie. Curiosamente, la foto che illustrava il messaggio risale al Natale scorso e ritrae gli ex “fantastici quattro” in abiti invernali. Di immagini più recenti, evidentemente, non ce n’erano. Il gelo non si è mai sciolto. Anzi, si è alzato un muro di ghiaccio a separare le due famiglie. Da ieri la distanza è ufficializzata perfino nei pubblici registri, nei quali si certifica che l’ente di beneficenza ha cambiato nome, espellendo il duca e la duchessa di Sussex dalla “charity”, che d’ora in poi si chiamerà soltanto “La Fondazione Reale del duca e della duchessa di Cambridge”. Harry e Meghan, del resto, avevano già messo in piedi una loro alternativa, più attenta ai problemi del riscaldamento globale, salvo poi essere criticati per aver utilizzato eccessivamente gli aerei privati, quattro in soli undici giorni, in contrasto con il loro impegno ambientalista. Kate Middleton e William invece hanno scelto una villeggiatura a Balmoral, la residenza estiva della Regina Elisabetta, in Scozia, e hanno raggiunto l’aeroporto di Aberdeen con un volo di linea, per giunta low cost, spendendo una cifra irrisoria in confronto ai cognati. STILI DI VITA La Markle e Harry, pur di evitarli, voleranno in Scozia il prossimo mese, proprio quando i cognati abbandoneranno la tenuta insieme a Charlotte, George e Louis. Che le due consorti dei principi non siano mai andate troppo d’accordo, è noto almeno da quando hanno scelto residenze lontane fra loro, per frequentarsi il meno possibile. Le frecciatine, tuttavia, hanno acuito il contrasto, come quando il principe Harry ha rivelato di non voler mettere al mondo più di due figli, per contribuire a preservare il pianeta. Intervistato dall’accademica e ambientalista Jane Goodall per il numero di settembre di Vogue Uk, il sesto in linea di successione al trono del Regno Unito e dei reami del Commonwealth ha spiegato di essersi sempre posto il problema della tutela dell’ambiente, ma di averne «ora una visione diversa» in veste di padre e di persona che «spera di avere dei figli». «Non troppi», gli ha suggerito la Goodall. «Due al massimo», ha replicato lui, aggiungendo di guardare al pianeta come a uno stagno «nel quale noi siamo le rane e l’acqua è già in ebollizione». Peccato che suo fratello abbia già tre figli e la Regina Elisabetta ne abbia partoriti quattro. A Buckhingham Palace tacciono, per non peggiorare la situazione. Hanno già da pensare ai guai provocati dal duca di York, Andrea, coinvolto nello scandalo dei festini orgiastici del finanziere Jerry Epstein, morto suicida in carcere a New York City, dove era rinchiuso per traffico sessuale di minorenni. IMBARAZZO A CORTE Al posto della famiglia reale, parlano le commentatrici, come Jan Moir, che osserva sulla rivista The Spectator: non sarà mica che «i reali stanno diventando essi stessi una specie a rischio di estinzione?» Lo aveva già detto, molto meno elegantemente, il leader del Partito della Brexit, Nigel Farage, durante un convegno di conservatori in Australia: «Voglio che la Regina viva a lungo per impedire a Charlie Boy di diventare re, ma voglio che Charlie Boy viva ancora più a lungo e William viva per sempre per impedire a Harry di diventare re», ha incalzato Farage, che sembra avercela soprattutto con Meghan, che ha trasformato Harry, un tempo «giovane, coraggioso, chiassoso, tutto maschio, cerca guai, che si presentava alle feste vestito in modo inappropriato» ed ha servito come militare in Afghanistan.