il Fatto Quotidiano, 26 agosto 2019
Sondaggi, Salvini perde 5 punti
Nei giorni in cui ancora faceva il bello e il cattivo tempo dal bagnasciuga di Rimini, il ministro dell’Interno si era assai risentito del fatto che la stampa avesse osato tirare in mezzo il suo primogenito, beccato a fare un giro sulla moto d’acqua della polizia di Stato. Ma Matteo Salvini è sempre stato assai prodigo di immagini e citazioni sui suoi figli. E ieri, in una giornata in cui la Lega è rimasta insolitamente in silenzio, si è di nuovo giocato la carta “famiglia” per rivolgersi al suo pubblico social, postando una foto di lui insieme alla piccola di casa.
Non dev’essere stato un risveglio particolarmente sereno, quello del leader del Carroccio. Perché il Sole 24 Ore ha pubblicato ieri un sondaggio in cui il calo della Lega segna numeri impressionanti: 5 punti percentuali persi in un mese, praticamente quello in cui Salvini si è reso protagonista della crisi che ha portato alle dimissioni del premier Giuseppe Conte. Se il 30 luglio, il Carroccio sfiorava il 39 per cento dei consensi, oggi si ferma al 33,7. Un dato opposto a quello di Cinque Stelle e Pd, impegnati in queste ore nella trattativa per la formazione di una nuova maggioranza: il Pd guadagna uno 0,7 in più, passando dal 23,3 al 24; il Movimento cresce dal 14,8 al 16,6 per cento. Sale di un punto anche Fratelli d’Italia (dal 7,4 all’8,3), Forza Italia rimane stabile al 6,6.
Ma il calo è anche personale: secondo il sondaggio del Sole, per il 58 per cento degli elettori la credibilità di Matteo Salvini dopo la rottura con i 5 Stelle è diminuita e solo per il 23 per cento è aumentata o, nel 19 per cento dei casi, rimasta uguale. Per il 54 per cento degli elettori la Lega è il partito che si è “comportata peggio” in questa crisi di governo.
Il dato complessivo dice che soltanto 4 italiani su 10 vogliono andare a votare subito. Il 62% degli elettori Pd vuole l’accordo con il M5S, mentre si ferma al 43 per cento la percentuale di elettori grillini favorevole al governo giallorosso.
Certo, l’incognita è ancora aperta. E ovviamente Salvini tifa per un’accelerazione della crisi che porti alle elezioni in autunno. “In questo caso tutto quello che è stato scritto sugli errori del leader della Lega andrebbe completamente rivisto”, nota il politologo Roberto D’Alimonte commentando le rilevazioni di Winpoll. Salvini “diventerebbe di colpo un genio della politica. Voleva le elezioni e le ha avute, dopo aver fatto credere a tutti di avere fatto una frittata. E sarebbero elezioni che vincerebbe meglio di quanto sarebbe successo se Pd e M5S non avessero cercato invano un accordo. Gli elettori -avverte – sono mobili”.