Corriere della Sera, 26 agosto 2019
L’analisi di Mario Sconcerti
Guardando l’orizzonte lungo della stagione il risultato più importante è quello della Lazio, netto nel punteggio e nel gioco. La Lazio è una squadra di confine, rasenta il buono e l’inutile da molti anni, ma oggi è con il Napoli la squadra più pronta. Immobile ha segnato 101 reti, Correa è un fantasista di un metro e novanta, tecnica e potenza, un giocatore davvero diverso. L’altra sorpresa viene dal Milan. Siamo così abituati a sentirci dire che non bisogna avere ambizioni da pensare quasi che tutto a Udine sia stato normale. Non è così. A Udine ha giocato una squadra sbagliata, in più spenta e senza nessuna ambizione. L’Udinese ha dominato per ottanta minuti proprio sulla corsa, sui testa a testa. Io credo in Giampaolo ma è difficile seguirlo quando mette Borini interno, Calhanoglu regista (con Bennacer e Biglia fuori) più Paquetà a navigare in un oceano che non conosce. Non c’entra Suso, non è stato un problema di equivoci di ruolo, è stata sbagliata l’intera impostazione di gioco. Sono esperimenti falliti in partenza, non c’era una buona grammatica di base. Certo nessun giocatore ha aiutato Giampaolo a rimediare. Personalità sconosciuta, nessuna voglia di respingere un avversario che voleva solo aggredire. Adesso forse aiuterà il calendario a rimediare prima del derby. Resiste il lungo sogno dell’Atalanta, altra squadra che ha rimontato e vinto su un campo difficile. Aspettando l’ Inter, la prima giornata in fondo ha detto questo, che ci sono più versioni del campionato. La Juve litiga con se stessa, il Napoli vince ma sbanda, l’Atalanta rimonta due gol anche in una sera in cui non appare. Dentro questa nuvola l’Atalanta è già andata oltre se stessa. Non vinceva all’esordio da settant’anni, un anno fa perse quattro delle prime cinque partite. Non abbiamo certezze, non esiste algoritmo nella mente del calcio, ognuno cerca semplicemente una sua versione preferita togliendolo da questi primi dati. Ma dentro ai numeri di fine agosto trova comunque subito Gasperini e i gol di Zaza. Si comincia da qui.