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 2019  agosto 26 Lunedì calendario

Andrea e Epstein: una brutta estate per la regina Elisabetta

Tutto in prima pagina, sempre. Le registrazioni delle telefonate, privatissime, di Carlo con Camilla. Le foto di Sarah Ferguson, topless, le dita dei piedi nella bocca del suo «consulente finanziario». Diana che si toglie dalle scarpe (firmate) gli innumerevoli sassolini di un matrimonio, quello con Carlo, disastroso e segnato in partenza dalla indifferenza di lui e dalla non disponibilità di lei a comportarsi come tante mogli di uomini potenti – fare finta di niente, 24 ore su 24. Harry in uniforme da ufficiale nazista. Harry nudo, a Las Vegas, in una suite d’albergo.
Tutto in prima pagina, recapitato sul tavolo della regina, ogni mattina, dal 1992 a oggi. Tutti gli scandali reali sono sempre stati materia da prima pagina ma c’era una questione intoccabile, un tabù nel Paese che da una parte legge volentieri le vicende degli scandali reali senza metterne però in dubbio la legittimità sul trono.
Non è più così da quest’estate, annus horribilis 2019. Andrea che continuava a frequentare il pedofilo Jeffrey Epstein anche dopo la sua condanna e sul quale piovono ogni giorno nuove rivelazioni cerca di giustificarsi rilasciando un comunicato più generico dell’altro e simultaneamente annuncia il ritiro dalla vita pubblica – a 59 anni: la madre ne ha 93. È la proverbiale goccia che sembra aver fatto traboccare il vaso solo apparentemente senza fondo della pazienza britannica. Andrea ha perso l’appoggio del Daily Mail, tabloid che rappresenta con precisione un certo sentire popolare della nazione. Se il Mail stende su tre pagine un commento devastante che mette in dubbio per la prima volta il futuro della monarchia dopo Elisabetta, vuol dire che qualcosa di molto preoccupante è successo per i Windsor, ed è complicato vederne la soluzione.
Le testimonianze contro Andrea sono sempre più imbarazzanti: fu visto ricevere un massaggio ai piedi da una ragazza a casa Epstein, prese l’aereo del miliardario pedofilo in compagnia di una russa poi arrestata per droga, i piani di volo degli aerei lo sbugiardano. Filtra da Buckingham Palace l’incredibile ammissione che Andrea non visita gli Stati Uniti dal 2017 e non ha nessuna intenzione di ritornarci: la questione della sua immunità diplomatica – non è un capo di Stato ma è ottavo nella linea di successione al trono, non è un capo di Stato ma neppure esattamente un privato cittadino – è molto complessa.
In più, Andrea potrebbe essere chiamato a testimoniare in Francia sempre sulla questione Epstein – l’inchiesta sugli stupri e gli abusi del miliardario morto in carcere a New York apparentemente per un suicidio – e non è dato sapere se Andrea frequentasse oltre alla casa newyorchese di Epstein e quella ai Caraibi, anche l’appartamento di Avenue Foch a Parigi (in questo senso le prossime settimane potrebbero riservare delle sorprese).
Il Mail l’altroieri ufficialmente dubitava che i Windsor, dopo Elisabetta, possano avere la credibilità indispensabile alla permanenza della – sostanzialmente cerimoniale – monarchia britannica. E ieri il Mail on Sunday ha commentato così le ultime dichiarazioni di Andrea («Epstein non era la persona che credevo»): «Parole squallide che insultano la nostra intelligenza».