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 2019  agosto 22 Giovedì calendario

Robert De Niro fa causa a Chase Robinson, l’ex vice presidente della sua casa di produzione. Sul lavoro guardava la sitcom Friends e rubava capsule di caffè. E poi andava in vacanza con le miglia dell’attore, comprava borse di lusso, cellulari, fiori e pagava cene da migliaia di dollari con la carta credito aziendale. L’accusa chiede 6 milioni


I cari vecchi episodi di Friends sono come il comfort food, notava ieri il Guardian: un’immersione in un mondo rassicurante dove il peggio che può capitare è un battibecco tra amici. E poi il binge watching – un episodio dopo l’altro come noccioline – è una malattia moderna: alzi la mano chi non ci è cascato. Ma 55 episodi in quattro giorni della sitcom anni Novanta, per quanto brevi, sono una notizia, e possono diventare una prova di negligenza, soprattutto se «consumati» al lavoro.
Anche di questo è accusata Chase Robinson, ex vice presidente della Canal Production di Robert De Niro. La società ha intentato una causa da 6 milioni di dollari per «violazione degli obblighi fiduciari» contro la ex dipendente, che si era dimessa senza preavviso il 6 aprile travolta da sospetti sulla sua integrità.
Robinson era stata inizialmente assunta come assistente dell’oggi 76enne De Niro nel 2008, e di lì aveva scalato posizioni nell’organigramma aziendale fino ad arrivare a guadagnare 300mila dollari l’anno. Non abbastanza a sopperire alle sue necessità, evidentemente, dal momento che, secondo i documenti presentati in tribunale dall’accusa, avrebbe fatto razzia persino delle capsule di caffè in ufficio e sarebbe arrivata a rubare all’attore le miglia dei programmi fedeltà delle compagnie aeree. E le miglia di una star di Hollywood non sono esattamente quelle accumulate da noi comuni mortali: Robinson ne avrebbe sottratte tre milioni per spostamenti e vacanze personali e trasferito cinque nel suo account personale: il tutto per circa 125 mila dollari.
Le spese
Con la carta aziendale comprava fiori, iPhone, viaggi, più 12 mila dollari di cene italiane
Dopo le sue dimissioni una lettura attenta dei libri contabili, scrive il New York Post, avrebbe fatto emergere che la donna usava l’American Express aziendale (dato il suo ruolo nella compagnia si approvava da sola le spese) per decine di migliaia di dollari in viaggi, fiori, iPhone, una borsa Louis Vuitton e cene costose. Due di queste risalirebbero proprio ai giorni di consumo compulsivo di Friends: una dal servizio di consegna di lusso Caviar e l’altra da Paola nell’Upper East Side. Il ristorante italiano sembrerebbe uno dei suoi preferiti: ci avrebbe lasciato quasi 12700 dollari; 8900 invece li avrebbe spesi per fare acquisti in negozi di alimentari chic come Dean and Deluca e Whole Foods, sempre rigorosamente con la carta aziendale, appesantita da 32 mila dollari in taxi e Uber e dall’immancabile dogsitter.
Secondo l’accusa Chase non passava molto tempo in ufficio. Ma quando ci andava, Netflix era il suo migliore amico: oltre a Friends nelle carte viene citata la visione di 20 episodi di Arrested Development e dieci di Schitt’s Creek, sempre in quattro giorni, a marzo. Nonostante le lunghe assenze, Robinson aveva anche dichiarato il falso al contabile della compagnia sostenendo di non aver preso vacanze in quattro anni e di avere il diritto a una compensazione. Le email che Canal Production ha fornito come prove dimostrerebbero invece che la donna avrebbe consumato molti più giorni di quanti le spettassero.
Nella mail che accompagnava le sue dimissioni Robinson definiva, scrive Variety, «ridicole» le preoccupazioni sulle sue spese. Ha provato poi a scriversi da sola una lettera di raccomandazioni, ma De Niro si è rifiutato di firmarla. I suoi avvocati stavano già preparando la battaglia legale.