la Repubblica, 21 agosto 2019
A Tokyo il caldo ha ucciso 101 persone
Un’ondata di caldo record sta facendo strage a Tokyo: i morti sono oltre cento, il 90% delle vittime ha un’età superiore ai 65 anni. Tra il primo luglio e il 18 agosto, secondo il bollettino dell’Istituto medico legale, nei 23 comuni della capitale giapponese, i decessi legati ai colpi di calore hanno raggiunto quota 101, in gran parte avvenuti all’interno delle abitazioni.
Le temperature massime in agosto hanno sfiorato i 35 gradi centigradi e per 24 giorni consecutivi, a partire dal 26 luglio, hanno sempre superato i 31 gradi. Sono gli allarmanti dati pubblicati dall’Agenzia meteorologica nazionale (Jma), che ha però anche spiegato che le temperature nelle prossime due settimane tenderanno a diminuire di qualche grado, rimanendo comunque molto alte. Le autorità stanno chiedendo ai cittadini di usare tutte le precauzioni possibili: utilizzare i condizionatori in modo appropriato, bere molta acqua e consumare quantità sufficienti di sale.
Un caldo storico. Si tratta dell’estate più calda in quasi 150 anni, per la precisione dal 1876, quando sono iniziate le rilevazioni ufficiali. All’epoca il Giappone stava attraversando l’era Meiji: il Paese abbandonava le radici feudali dello shogunato e sotto la restaurazione imperiale si avviava verso la modernizzazione.
Il prossimo anno in piena estate nella capitale nipponica andranno in scena le Olimpiadi 2020 e il Giappone non può farsi trovare impreparato. E come contromisura per combattere i rischi legati al caldo estremo la prossima estate, fa sapere Japan Times, i vigili del fuoco di Tokyo stanno predisponendo un numero maggiore di ambulanze e di soccorritori. L’obiettivo è anche quello di aumentare il numero degli operatori poliglotti per venire incontro alle esigenze di atleti e spettatori. Le Olimpiadi avranno luogo proprio nel periodo più pericoloso: dal 24 luglio al 9 agosto.
Le alte temperature hanno infatti creato problemi le scorse settimane anche alle prove preolimpiche di Tokyo, divenute solamente «dei test per gestire il grande caldo», ha spiegato il New York Times. Le prove di triathlon femminile sono state ridotte a causa delle temperature troppo alte. Dal 2007 le giornate che superano i 35 gradi sono state definite in Giappone “Ferociously Hot Days": un’espressione che sintetizza efficacemente l’emergenza che sta vivendo Tokyo in questo periodo.