la Repubblica, 21 agosto 2019
L’Hard Rock di Ibiza non fa entrare i napoletani
Accesso vietato ai napoletani. L’Hard Rock di Ibiza lascia fuori un gruppo di ragazzi del napoletano: «Discriminati perché identificati con Gomorra», afferma Salvatore Ferraro, il papà di una delle ragazze che ha denunciato la vicenda. La figlia, Alessia Ylenia, racconta: «All’ingresso ci hanno chiesto i documenti. Solo dopo i buttafuori ci hanno detto che l’evento era riservato a residenti o lavoratori dell’isola». Una scusa, secondo i ragazzi tra i 20 ed i 24 anni. E anche secondo il pr che aveva proposto loro l’aperitivo in uno dei locali più in delle Baleari, la sera del 16 agosto, i ragazzi hanno scontato il fatto che talvolta i napoletani sono stati protagonisti, ad Ibiza, di risse e furti. «E ora vengono banditi da alcuni locali».
Smentisce il personale dell’Hard Rock che, sebbene informalmente (e non escludendo una nota ufficiale per fare chiarezza), ha spiegato, per voce di un dipendente anonimo, che «la politica dell’azienda non prevede alcuna discriminazione. Tantomeno contro i napoletani. Quella sera c’era un party privato». Eppure era stato venduto ai turisti come un aperitivo elegante con tanto di dress code che prevedeva vestito per le donne e camicia bianca per gli uomini. «Noi – racconta Alessia – eravamo vestiti adeguatamente. Ci siamo mortificati e addolorati quando ci hanno detto che saremmo rimasti fuori per la nostra provenienza». Secondo i giovani, la discriminazione sarebbe comprovata dal fatto che a quella stessa festa sarebbero entrati turisti del Nord.