la Repubblica, 20 agosto 2019
La contesa sulla villa di Battiato a Milo
Il futuro della casa di Franco Battiato a Milo è oggetto di una piccola ma animata battaglia tra la famiglia di Battiato e un comitato, “Milo e Franco Battiato”, presieduto dal Sindaco di Milo, Alfio Fiorentino. Mesi fa su alcuni siti immobiliari erano apparsi degli annunci in cui la casa di Battiato sembrava essere stata messa in vendita, annunci che avevano immediatamente scatenato la reazione di appassionati, fan, amici, preoccupati per il destino di “Villa Grazia” (dal nome della madre di Battiato), situata nella frazione di Praino. Alcuni, capitanati dal giornalista Franco Zanetti di Rockol avevano addirittura chiesto l’intervento della Siae per acquistare la casa, scatenando addirittura una petizione su Change.org: “In un paese come la Francia”, ha scritto Zanetti, “interverrebbe lo Stato per impedire che un’abitazione di grande valenza culturale come è la casa di Franco Battiato finisse nelle mani di qualcuno che non sappia valorizzarla. Penso all’Espace Georges Brassens a Séte, un museo interattivo meta di migliaia di visitatori. Chi, in Italia, potrebbe essere chiamato a compiere un gesto di mecenatismo culturale? Penso alla SIAE, che potrebbe acquisire la proprietà dell’abitazione, consentendo a Battiato di abitarla finché sarà in vita e poi farne un archivio-museo delle opere dell’artista”. «Noi, allora», dice il Sindaco di Milo, «abbiamo realizzato questo comitato con lo scopo di creare una fondazione che abbia come obbiettivo quello di far risaltare il legame tra Franco Battiato e il territorio in cui ha vissuto una grande parte della sua vita. Nel momento in cui la casa viene messa in vendita la fondazione vorrebbe essere l’interlocutore privilegiato».
Ma la casa, dice il fratello di Battiato, Michele, “non è in vendita”, e gli annunci sono infatti scomparsi: «È tutto nato per un’equivoco, la casa resta di Franco, non c’è nessun progetto in tal senso». Anche se alcuni dei vecchi annunci usciti in primavera sono ancora sulla rete. «Ci dispiace che ci sia stato chi ha voluto scatenare delle polemiche su una materia simile», ha aggiunto Michele Battiato.
La casa di Battiato a Milo è stata il centro dell’attività del cantautore e compositore per moltissimi anni, (nelle sue stanze è nato ad esempio “Fleurs”, la raccolta da poco ripubblicata in vinile per celebrare i venti anni dall’uscita), il legame tra il musicista e il territorio è stato fortissimo, come testimoniano non solo i molti brani che l’artista ha scritto in quella casa, ma anche le iniziative che ha preso per il territorio, l’ultima delle quali nel 2017, il festival “Luce del Sud” da lui curato, al quale avevano partecipato molti suoi amici, come Carmen Consoli, Luca Madonia, Roberto Cacciapaglia, Juri Camisasca, ma anche personaggi popolari come Emma, Francesco Gabbani. «Proprio per il forte rapporto che lo ha legato a questa terra», dice ancora il sindaco di Milo, «vorremmo costruire una rete più ampia, abbiamo scritto una lettera a tutti i sindaci del territorio e a personalità del mondo della cultura e dello spettacolo per fare in modo che questo rapporto continui e venga esaltato».
Ma i rapporti tra il comitato e la famiglia non sono buoni, le iniziative del comitato sono state prese, sottolinea il fratello del musicista, senza l’accordo della famiglia, «ma noi vorremmo», dice ancora il Sindaco, «che della fondazione facessero parte anche loro, crediamo che sia importante per tutti».
«Non vogliamo dare spazio a polemiche di nessun genere», dice ancora Michele Battiato, «tantomeno discutere di faccende che riguardano la famiglia, come hanno fatto alcuni organi di stampa».
Le preoccupazioni dei colleghi e degli amici di Battiato negli ultimi tempi erano soprattutto dovute alle condizioni di salute del musicista siciliano, che ha attraversato un periodo molto difficile: negli ultimi due anni si è dovuto ritirare dalle scene per una serie di problemi di salute che, soprattutto negli ultimi tempi, sembrano essere finalmente superati, come testimoniano amici e colleghi che lo hanno incontrato negli ultimi giorni proprio nella casa di Milo.
Nel prossimo ottobre ci sarà un importante anniversario da celebrare, quello della pubblicazione di “L’era del cinghiale bianco”, l’album che nel 1979 proiettò per la prima volta Battiato ai vertici delle classifiche e nell’universo della canzone d’autore italiana, dopo anni in cui si era mosso tra l’avanguardia e l’elettronica. Nel prossimo autunno, inoltre, dovrebbe uscire un nuovo album del cantautore siciliano, intitolato “Migrantes” che dovrebbe contenere le registrazioni dei concerti che Franco Battiato ha tenuto con la Royal Philharmonic Concert Orchestra di Londra nel 2017. La raccolta dovrebbe contenere anche un brano inedito registrato all’epoca.