la Repubblica, 17 agosto 2019
La collezione per gentil uomini di Tiffany
Entrano da Tiffany per acquistare gioielli con o per le donne. Da ottobre troveranno una collezione tutta per loro, inclusi gli oggetti per la casa come pinze da ghiaccio o boccali per la birra. La linea maschile della celebre gioielleria sulla Quinta Avenue di New York – resa indimenticabile dal film con Audrey Hepburn – avrà spazi ad hoc dedicati ai gentili (e danarosi) signori nei 300 punti vendita in giro per il mondo. Una strategia per attirare anche i millennials e ravvivare le vendite, smorzate da un calo negli acquisti dei clienti internazionali. Non che Tiffany fosse priva di offerte “per lui”. Ma ora si punta ad una collezione di lusso con quasi 100 oggetti dai 200 ai 15 mila dollari e fino a 75 mila per i pezzi di arredamento, come gli shakers per cocktail. Impreziositi, ovviamente.
«Gli uomini in tutto il mondo indossano gioielli e accessori, una parte importante dei guardaroba», spiega Reed Krakoff, direttore artistico di Tiffany e creatore della linea. «Iniziano a vedersi anche sulle passerelle delle sfilate e sui social media». Ecco quindi il punto. Gucci ha fatto da apripista. Poi via via tutti i grandi brand del lusso si sono accorti che il mercato maschile è una miniera d’oro da sfruttare. Cartier, Dior, ora Tiffany. Le specializzazioni al maschile non si contano. E non si tratta solo di orologi o bracciali. Nel 2017 gli anelli generavano un terzo delle vendite Usa di gioielli maschili. Collane e catene solo un quarto. Il fatturato mondiale declinato al maschile valeva 5,8 miliardi di dollari nel 2018, in crescita del 23% rispetto al 2013. Briciole in confronto al fatturato “rosa”: 33,2 miliardi, su del 14% in 5 anni. Ma in espansione e specializzazione.
I magazzini di Dover Street Market a Londra, come a Tokyo e New York hanno già delle aree dedicate ai gioielli per lui. Così Saks, sempre sulla Quinta a New York, per gli orologi di lusso: si chiama The Vault. Gli esperti dicono che i social come Instagram e Snapchap fanno da volano. I ragazzi vedono Jay-Z e altri idoli della musica mondiale e vogliono quel pendente, quell’anello, quella catena. «I millennials stanno trainando le vendite nella gioielleria maschile, generando la metà della crescita», assicurano i report specializzati. «Già metà della nostra clientela è maschile», dice Krakoff di Tiffany. Da accompagnatori a migliori amici dei diamanti, il passo è breve.