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 2019  agosto 14 Mercoledì calendario

Superenalotto, a Lodi sono bastati 2 euro per vincere 209 milioni

LODI Il jackpot più alto di tutti i tempi è uscito a Lodi ieri sera dopo un anno e due mesi di attesa: due colonne da due euro, decise dal cervellone che crea automaticamente le schedine al terminale senza che sia il giocatore a comporle manualmente. Due euro giocati per 209 milioni vinti: massima resa con il minimo sforzo, in gergo sportivo, per la vincita più alta di sempre non soltanto del Superenalotto, ma di tutte le lotterie europee.
La sestina fortunata recita 7, 32, 41, 59, 75 e 76 (con numero jolly 21 e Superstar 11). Ignoto il vincitore.
La giocata è avvenuta nel Bar Marino di via Cavour 46 a Lodi. Una tabaccheria con una storia trentennale – il vecchio proprietario era referente della Federazione italiana tabaccai – e passata di mano sei anni fa. I «fortunati» esercenti sono papà, mamma e figlia di Paullo (Milano). «Stavamo guardando il telegiornale delle 20 – racconta con la voce tremante Guglielmo Poggi, 57 anni e una vita da ristoratore in una trattoria di Comazzo (Lodi) – quando un amico mi ha chiamato: “Ehi Guglielmo, guarda che è uscito nel tuo bar il jackpot da 200 milioni”. Non riuscivo a crederci».
Lui e la moglie Marisa Caserini avevano tirato giù la saracinesca appena mezz’ora prima. «Ci è toccato rivestirci e correre subito al bar». Ad aspettarli ieri sera intorno alle 21 una piccola folla di amici e giornalisti. A tutti hanno offerto un bicchiere di spumante. Festeggiati e portati in trionfo, quasi fossero loro i vincitori: «Essere testimoni di un fatto così ti cambia la vita – racconta Guglielmo —; ho ancora la pelle d’oca». Il vincitore? «Non abbiamo la minima idea – allargano le braccia la figlia Sara, 27 anni da compiere, e la moglie Marisa, 56 anni —, qui vengono a giocare in tanti: abituali e gente da fuori, specie nei giorni di mercato».
Il bar, che lavora con uffici e banche del centro, riaprirà già stamattina. In passato lì sono stati realizzati anche due «5», uno dei quali da 121 mila euro. Ferie ridotte all’osso («c’è tanto da lavorare»), ma un motivo d’orgoglio in più. «Se speriamo in un regalo dal vincitore?», azzarda Guglielmo. «Diciamo che darebbe una mano, ma siamo già contenti così». Lo rintuzza la moglie: «Noi siamo felici di essere la tabaccheria più vincente della storia. Ci sono tante persone che soffrono, speriamo che chi ha avuto una grossa mano dalla fortuna usi un po’ della vincita anche per aiutare gli altri».