ItaliaOggi, 13 agosto 2019
In Svezia Ikea ha lanciato un progetto per realizzare abitazioni adatte ai malati di Alzheimer
Abitazioni su misura per una popolazione che invecchia e, alle prese con le demenze, necessita di luoghi che possano offrire sostegno a chi si trova in queste situazioni. In Svezia ci pensa Ikea: la società fondata da Ingvar Kamprad ha lanciato un progetto per costruire case adatte ai malati di Alzheimer attraverso BoKlok, una joint venture con il colosso delle costruzioni svedese Skanska, specializzato nella realizzazione di alloggi sostenibili e convenienti. Il gruppo, riporta la Cnn, negli ultimi trent’anni ha costruito oltre undicimila abitazioni modulari in Svezia, Finlandia e Norvegia utilizzando il modello Ikea: grandi volumi, prezzi bassi. E ora la società ha rivisto la concezione di questi alloggi modulari nell’ottica di aiutare le persone che lottano con la perdita della memoria a rimanere autonome, facendo risparmiare al governo quelle risorse che spenderebbe per sostenere i malati.Le prime case di questo tipo sono state realizzate appena fuori Stoccolma: via gli specchi da bagni, elettrodomestici azionati da manopole vecchio stile e interruttori manuali piuttosto che da controlli digitali, giardini per favorire lo stare all’aria aperta, club house terapeutiche per incentivare la socializzazione... E poi ancora pavimenti ragionati, senza disegni, colori o trame che possano confondere i pazienti.
Il progetto ha conquistato anche la regina Silvia di Svezia, tanto che l’iniziativa è stata ribattezzata SilviaBo: la madre di sua altezza, infatti, è stata malata di Alzheimer e lei ha voluto partecipare subito a questa sperimentazione che potrebbe rivoluzionare la vita a tante persone: è membro del comitato direttivo ed è stata anche coinvolta nella progettazione..
«In Svezia sta esplodendo il costo per prendersi cura degli anziani», ha spiegato alla Cnn Business l’amministratore delegato di BoKlok, Jonas Spangenberg. «È molto più economico per la società e il pubblico offrire loro un servizio direttamente a casa». L’invecchiamento della popolazione corre veloce anche nello stato scandinavo: entro il 2040 quasi uno svedese su quattro avrà più di 65 anni e l’aspettativa della vita è molto alta. L’assistenza agli anziani nella maggior parte dei casi è finanziata dal governo: il budget è quindi sotto tensione, soprattutto in un’ottica futura. «Vediamo un problema crescente», ha aggiunto Spangenberg. «Le persone stanno finendo in istituti dove non vorrebbero andare. Se riusciamo a sviluppare un sistema che permetta, anche a chi soffre di varie sindromi, di continuare a vivere in una casa o in un appartamento, crediamo che potremmo fare una buona cosa per tutta la società».