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 2019  agosto 12 Lunedì calendario

clinton e l’isola dei pedofili di Epstein

Bill Clinton si recò diverse volte nell’atollo dei Caraibi di proprietà di Jeffrey Epstein, conosciuta dalla gente del posto come l’«isola dei pedofili», perché era lì che il finanziere «amico dei potenti» organizzava i festini in cui massaggiatrici minorenni da lui pagate intrattenevano illustri ospiti del jet set a stelle e strisce. A rivelarlo sono i documenti dell’inchiesta desecretati il 9 agosto, ovvero il giorno prima del presunto suicidio del milionario in attesa di giudizio. Il faldone di 2024 pagine contiene parte degli atti giudiziari del procedimento di cui è titolare la Corte di appello degli Stati Uniti competente per il secondo circuito, relativo alla città di New York.
Caso classificato come «18-2868», in cui l’attore è Virginia Roberts Giuffre, la testimone chiave che ha raccontato di essere stata costretta nel 2001, quando era minorenne, ad avere rapporti sessuali con Epstein e altri personaggi che gravitavano nella cerchia di amicizie del finanziere. Gli atti resi pubblici, infatti, riportano in buona parte dichiarazioni rese dalla super-testimone nel 2016. Alla sbarra degli imputati invece c’è Ghislaine Maxwell, la fedelissima di Esptein, faccendiera britannica che gestiva parte degli affari del suo capo, come i rapporti con le massaggiatrici e i trasferimenti dei Vip a Little St. James, isola delle «Virgin» dove si trova una delle magioni del finanziere. È intorno a questa eminenza grigia che si articola gran parte dell’inchiesta, in quanto è lei la custode di affari e segreti che probabilmente il 66 enne finanziere ha tentato di portare con se nella tomba. O che qualcuno, secondo la teoria del complotto, ha provato a seppellire con lui.
È la stessa Maxwell, secondo le dichiarazioni della Giuffre riportate dai magistrati nelle carte, che andò a prendere Bill Clinton per portarlo sull’isola «a bordo di un mega elicottero nero che Esptein le aveva regalato». La allora 17 enne massaggiatrice – i fatti si riferiscono al 2001- era stata a sua volta portata sull’isola dallo stesso finanziere a bordo del suo jet «Lolita Express» per intrattenere gli illustri ospiti che di lì a poco sarebbero sbarcati. Ben inteso, la Giuffrè non ha visto la Maxwell andare a prendere l’ex presidente ma era stata la stessa faccendiera a dirglielo.
«Mi ha raccontato un sacco di cose troppo vere o troppo offensive per essere vere, ma uno non sa mai cosa pensare». Giuffre conferma inoltre di aver viaggiato sull’aereo di Epstein con Clinton e a bordo c’erano anche gli agenti del secret service (la sicurezza delle istituzioni Usa) «ma non si trovavano dove eravamo noi a consumare il pranzo». La donna non accusa l’ex presidente di aver tenuto alcun tipo di condotta sessuale con lei o con «noi», facendo riferimento al gruppo di ragazze che Epstein utilizzava per gli incontri sessuali. E non fornisce dettagli sul perché Clinton si trovasse sull’isola, sebbene confermi che nel 2001 il finanziere organizzò una cena a Little St. James per celebrare la fine del secondo mandato dell’allora inquilino della Casa Bianca, quindi proprio nel 2001.
E lo stesso ex presidente ammette di essere stato quattro volte sull’isola con Esptein, ma nell’ambito di una serie di eventi filantropici per la Clinton Foundation. Maxwell da parte sua bolla come menzogne create ad arte le dichiarazioni di Giuffre e lo stesso avvocato della ex massaggiatrice tiene a precisare che non ci sono elementi per sostenere che l’ex presidente si sia reso autore di qualsivoglia misfatto. Rimane il legame tra Maxwell e il clan Clinton tanto che Ghislaine era nelle prime file al matrimonio di Chelsea organizzato a Rhinebeck, il 31 luglio 2010. Sebbene la rampolla di Bill e Hillary si affretti a smentire qualsiasi relazione con la cittadina britannica, il giornale Politico conferma come la donna avesse un legame stretto con la famiglia.
Accuse vere e proprie, invece, sono quelle contenute negli atti in cui Giuffre dice di essere stata abusata dal noto avvocato Alan Dershowitz, mentre per ordine di Epstein aveva dovuto intrattenere relazioni sessuali con l’ex governatore del New Mexico Bill Richardson e l’ex senatore degli Stati Uniti George Mitchell. Tutti e quattro gli uomini negano categoricamente. Ad abusare di lei, risulta dalle carte della sua testimonianza, fu inoltre il principe Andrea, figlio della Regina Elisabetta, che approfittò della giovane massaggiatrice tre volte in tre luoghi diversi. E dietro quegli «incontri pericolosi» c’era ancora la mano della «fedelissima» Maxwell. E mercoledì prossimo parte la prima causa civile intentata da una ragazza che sostiene di essere stata violentata da Epstein quando aveva 15 anni. Questa potrebbe essere la prima di una lunga serie di azioni legali da parte di decine di vittime che contano ora di rifarsi sul patrimonio del miliardario che avrebbe lasciato una fortuna di oltre 559 milioni di dollari.