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 2019  agosto 12 Lunedì calendario

Vacanze romane

Quando la 24enne Audrey Hepburn era, con la sua aria da ragazzina mocciosa, in cerca di fortuna, non ancora icona del cinema oggi più vicina alle nuove generazioni della stessa Marilyn, Vacanze romane fu il film di William Wyler che la lanciò e le regalò subito il primo Oscar.
È la fiaba di Cenerentola aggiornata all’Italia dei anni 50 povera ma bella, che andava in Vespa, dove Maurizio Arena guidava un furgoncino e si faceva festa: non c’è dubbio che la principessina Anne in visita ufficiale a Roma rinunci ai ricevimenti e alle ambasciate e preferisca salire in sella col giornalista Gregory Peck a visitare la città.
Storia nota, variazione della favola che ha avuto più interpretazioni e qui il regista tedesco (che a Roma realizzerà Ben Hur) si lascia incantare dalla grazia della commedia dei sentimenti, ironizzando sia sulle case reali sia sui reporter in cerca di scoop. Quando gli autori stranieri vengono a girare in Italia cadono nelle trappole del folk, pizza e mandolino, perfino Woody Allen: Wyler le evita e lavora elegantemente sulla corda romantica che diventerà il marchio di fabbrica per Audrey nel dittico di Billy Wilder Sabrina e Arianna: almeno qui ha un partner giovane.
Il successo del film fu totale e oggi resiste al tempo mentre c’è stata una sorpresa nella sceneggiatura dove i contributi nostrani di Suso Cecchi D’Amico ed Ennio Flaiano erano stati oscurati, così come il nome di Dalton Trumbo, sulla lista nera della caccia alle streghe. A proposito di vacanze, chi ha voglia dopo Audrey si riveda (Iris, ore 23.30) il secondo episodio di Dove vai in vacanza? Quello con Sordi sulle Vacanze intelligenti, un piccolo capolavoro.