ItaliaOggi, 9 agosto 2019
Houellebecq e Depardieu sono geni o vergogna della Francia?
Passate le vacanze estive, il 21 in tutti i cinema di Francia arriverà un film di cui già si parla, discute e contende. Cosa ovvia, visto che gli interpreti sono uno degli scrittori più famosi e discussi, Michele Houellebecq, e una star del cinema nazionale, il grande (in più sensi) attore Gérard Depardieu. Entrambi venerati e disprezzati.Il regista di questo film-commedia è Guillaume Niclou, già noto per i suoi film «loufoque» (strambi, bislacchi), spesso noir e surrealisti (per lui ha recitato anche la nostra Monica Bellucci nel film esoterico L’Eletto, offrendo due nudi rilevanti). Di film ne ha fatti una ventina, ma non è un regista commerciale, egli si ispira alla sua massima di vita: «La cosa più importante non è la gioia, ma il desiderio».
Le anticipazioni pubblicitarie del film mostrano i due protagonisti, entrambi in accappatoio bianco, che fanno la cura dell’acqua marina nell’Hotel Les Bains di Cabourg, in Normandia. Il film si chiama Thalasso. Ed è una sequenza di discussioni antropologiche. Essi parlano di posizioni erotiche, di rischi della crioterapia, certo anche di politica. Entrambi, più che dalle malattie, vogliono difendersi dai piani sanitari dell’establishment. E, più in generale, devono opporsi al regime drastico della tecnocrazia che impone a tutti comportamenti artificiali dichiarati «scientifici».
Inevitabile che i media li abbiano paragonati all’emaciato Stanlio e all’opulento Ollio: «Sembrano una versione moderna di Laurel e Hardy sotto acido». Naturalmente la talassoterapia li infastidisce e non rispettano le regole dietetiche. L’attore arriva con una valigia piena di salsicce, mentre lo scrittore ruba i vini dal frigorifero. Ma saranno rimproverati da un terzo attore: «Siete la vergogna della Francia». Una definizione che piace molto a entrambi: «Esprime ciò che rappresentiamo per il pubblico. Ma forse la Francia non ci merita».
Dalla Francia erano entrambi fuggiti: Depardieu per alcuni anni si convertì all’islamismo; certo uno dei più pagati attori del mondo aveva portato i soldi in Belgio e rifiutato la cittadinanza francese; Putin gli ha concesso la nazionalità russa. Houellebecq aveva cercato aria più pura in Irlanda. Il loro mestiere è il disprezzo di tutto ciò che è francese, ovviamente Macron compreso (anche se a entrambi è stata concessa la Legion d’honneur). Ed è proprio questa doppia struttura di eroi e di teppisti che li rende simpatici al pubblico.