Libero, 9 agosto 2019
Mike Tyson dava la pipì del figlio per eludere i controlli antidoping
Mike Tyson, un pugile di straordinaria potenza, tecnica e rapidità. Secondo solo ad Alì-Cassius Clay, è stato protagonista assoluto della boxe dal 1985 al 2005 con un record di 50 vittorie (44 per ko), 6 sconfitte e 2 pareggi. Svariati i suoi titoli mondiali nei pesi massimi, tra il 1986 e il 1996, con le sigle Wbc, Wba e Ibf. Ed è ancora oggi il più giovane campione del mondo dei pesi massimi della storia del pugilato, infatti nel 1986, aveva solo 20 anni, 4 mesi e 22 giorni. Protagonista di una leggenda, oggi sembra voler smitizzare lui stesso le sue imprese sportive. Infatti a 14 anni dal suo ultimo incontro sul ring, l’ex campione del mondo dei pesi massimi ha raccontato come eludeva i controlli antidoping, presentandosi ai prelievi con urina non sua: «Volevo usare l’urina di mia moglie – ha detto Tyson -, ma lei mi ha detto: “quando avranno i risultati ti diranno che sei incinta”, così ho pensato che sarebbe stato meglio usare quella dei miei figli».
IL PRELIEVO
Tyson, che oggi ha 53 anni, ha poi raccontato che per il prelievo a volte utilizzava un pene di gomma, come del resto aveva già rivelato qualche anno fa, mettendo in atto uno stratagemma per non farsi vedere dagli ispettori antidoping: «La maggior parte degli uomini – ha dichiarato l’ex campione -, anche se sono omosessuali, è a disagio quando mostri loro il tuo pene. Quindi mostravo il mio, loro si giravano dall’altra parte e usavo quello falso». STRATAGEMMA
Le dichiarazione del campione non sono passate inosservate negli Stati Uniti dove, Wbc, Wba e Ibf avrebbero già avanzato richieste per saperne qualcosa di più. A Tyson chiedono in quali incontri avrebbe usato questo stratagemma. Che il pugile risponda o no, almeno per ciò che riguarda Ibf, l’inchiesta sarà d’obbligo e tra le pene che potrebbero essere inflitte, vi è anche quella (come già era accaduto per Muhammad Ali) di cancellare dall’albo una o più delle cinture mondiali conquistate. Già nell’autunno del 2013 fu pubblicata un’autobiografia del pugile, nella quale Tyson svelava numerosi retroscena della propria carriera e ammetteva di aver fatto uso di cocaina. Esattamente quattro anni dopo la pubblicazione di quel libro, ne fu diffuso un secondo che ripercorre la storia dell’ex pugile, ma omette particolari scottanti. Agli inizi del 2018, dopo che la California ha legalizzato la coltivazione della marijuana, Tyson, che vive in quello Stato, ha annunciato l’apertura di un ranch in cui la produce.