ItaliaOggi, 8 agosto 2019
Mont Saint-Michel, vietato lavarsi i piedi nelle fontanelle pubbliche
Rubinetti chiusi e piedi sporchi a Mont Saint-Michel: i pellegrini e i turisti che, sfruttando la bassa marea, decidono di attraversare la baia sulla costa settentrionale della Normandia e raggiungere il famoso isolotto francese, al loro arrivo non potranno più lavarsi i piedi nei lavabi che di solito erano messi a disposizione dal Municipio. La siccità si fa sentire e l’acqua è diventata troppo cara per le casse pubbliche, così il primo cittadino Yann Galton ha emesso un’ordinanza per preservare l’acqua potabile: fontanelle chiuse, dunque, e il consiglio di lavarsi i piedi dopo essere tornati indietro al punto di partenza, cioè alla foce del fiume Couesnon.Il Dipartimento della Manica ha dichiarato lo stato di siccità da metà luglio: quest’anno le temperature registrate in zona sono state insolitamente elevate e le piogge che di solito erano ricorrenti non sono arrivate. I livelli idrici sono quindi osservati speciali e le istituzioni hanno azionato la leva del risparmio dell’acqua potabile. Il municipio di Mont Saint-Michel ha deciso che i miquelot – cioè i turisti e i pellegrini che attraversano a piedi la baia – potevano fare a meno di avere pediluvi dedicati. Le guide turistiche, come riporta la stampa francese, hanno sollevato qualche dubbio circa il provvedimento e ricordano ai viaggiatori di portare con loro una bottiglietta d’acqua per potersi sciacquare i piedi una volta giunti sull’isolotto, dove troneggia il santuario costruito in onore di San Michele Arcangelo.
Il consiglio comunale di Mont Saint-Michel stima che con questo provvedimento si possano risparmiare almeno un milione di litri di acqua potabile: l’isolotto, Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco, è infatti uno dei siti turistici più visitati della Francia, con oltre tre milioni di accessi all’anno. Il sindaco Galton ha anche un’idea per garantire ai turisti la possibilità di lavarsi i piedi e non sprecare acqua potabile: usare per questo scopo l’acqua del fiume Couesnon. Ma ci sarebbe da fare una rete idrica apposita.
«Chiederemo ai turisti di lavarsi i piedi direttamente nel Couesnon, così la sabbia tornerà al mare», ha dichiarato il primo cittadino al canale televisivo France 3, spiegando che fornire l’acqua per i turisti costa circa 30 mila euro. «I pellegrini possono sempre bere quest’acqua, ma non dovranno lavarsi i piedi».