ItaliaOggi, 8 agosto 2019
Sicilia pronta ad accogliere i turisti cinesi
La profezia di Xi Jinping. «Vedrete: da domani ci saranno molti più turisti del mio paese in questa città». Era lo scorso marzo quando il presidente della Repubblica popolare cinese è sbarcato a Palermo per una visita privata. La previsione si è avverata cinque mesi dopo, con la Sicilia che si prepara ad accogliere un maggior numero di turisti cinesi grazie a un accordo siglato da Sicindustria e Confcommercio Sicilia con Ctrip, il colosso asiatico delle agenzie di viaggio online.I rapporti tra la Sicilia e la Cina si sono fortificati. E sono stati suggellati dalla visita di Xi Jinping. Il vice premier Luigi Di Maio aveva già annunciato che il ministero dell’agricoltura ha firmato un’intesa «per la spedizione aerea degli agrumi tra Sicilia e Cina». Secondo l’Istat, nei primi tre trimestri del 2018 il giro d’affari tra Palermo e Pechino si è attestato sui 180 milioni di euro di importazioni e 154 milioni di esportazioni, con un incremento superiore al 212% rispetto al 2017.
Oltre all’e-commerce, che per gli industriali siciliani rappresenta il futuro degli scambi tra la Sicilia e la Cina, l’isola punta sui turisti dall’Asia. Nel 2018 la Sicilia ha registrato 26 mila arrivi e 42 mila presenze di cinesi, più 25% rispetto al 2017. L’obiettivo, ora, è aumentare esponenzialmente i numeri. E Ctrip, con oltre 300 milioni di utenti in Cina e un fatturato di 31 miliardi di renminbi, non ha eguali. La società cinese si è impegnata a distribuire le sue piattaforme online e le connessioni con i media per promuovere destinazioni turistiche ed esperienze locali siciliane verso il mercato turistico cinese di alto profilo: dalle stazioni balneari alle spa termali, dai percorsi enogastronomici agli itinerari d’arte e di storia, come il parco archeologico di Segesta e Selinunte e la Valle dei Templi di Agrigento, sino ai percorsi naturali sull’Etna e alle immersioni a Ustica, oltre a eventi culturali come il Festival del cinema di Taormina e il Carnevale di Acireale.
Il protocollo tra Sicindustria, Confcommercio e Ctrip è stato sottoscritto nella sede palermitana dell’assessorato regionale al Turismo presieduto da Manlio Messina, esponente della giunta di centrodestra del governatore Nello Musumeci. All’incontro, oltre ai vertici della società asiatica e di Sicindustria, ha preso parte anche il sottosegretario allo Sviluppo economico, Michele Geraci, originario di Palermo e docente in materie finanziarie in tre università della Cina.
Dopo la visita, «l’interesse nei confronti della Sicilia è aumentato esponenzialmente, con un aumento del 500% del flusso turistico», ha spiegato. «In Sicilia si parla di 30 o 40 mila turisti cinesi l’anno, un numero molto basso se si considera la media del turismo cinese in Italia, 3 milioni e mezzo circa. Il mio obiettivo è quello di raddoppiare questi numeri. Come governo», ha aggiunto Geraci, «abbiamo facilitato la nascita di questi accordi, ma ora la palla passa agli amici siciliani, che devono farsi trovare pronti. Noi ci siamo occupati della curva della domanda. I siciliani devono occuparsi della curva dell’offerta».